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Testa, cuore e gambe, la Salernitana c’è. Volata promozione apertissima

Questione di calendari e motivazioni. La Salernitana ieri sera contro il Frosinone ha dimostrato di esserci soprattutto psicologicamente, ma anche dal punto di vista del cuore e delle gambe: tre delle quattro componenti fondamentali per un finale di stagione (in alto il grafico dei calendari a confronto con le gare casalinghe in stampatello) da disputare al massimo. La quarta si chiama fortuna e ieri, con la vangata di Vitale ai danni di Coulibaly che rischia di tenere fuori a lungo il senegalese, pilastro del centrocampo granata, essa è venuta un po’ meno. Poco male per il gruppo che ha dimostrato ancora una volta unità di intenti, coesione, predisposizione al sacrificio, tenacia e resistenza fisica.

Sabato c’è la cenerentola Entella, ma guai a sottovalutarla. È vero che la compagine di Vivarini si avvia verso la retrocessione, è sulla carta abbordabile e non vince dal 22 gennaio. Ma è altrettanto vero che nelle ultime otto partite ha comunque dimostrato di volersela giocare, bloccando sul pareggio squadre importanti come Lecce, Spal e Monza e perdendo solo 1-0 contro l’Empoli capolista. Insomma, una trasferta da prendere con le molle sotto tutti gli aspetti. Presentarsi a quota 57 alla sfida contro il Venezia sarebbe davvero importante. Nel prossimo turno i lagunari – che hanno vinto una sola partita nelle ultime sei – affronteranno al Penzo un Cosenza con l’acqua alla gola che farà di tutto per portare a casa punti importanti in chiave salvezza. Anche il Monza sembra in difficoltà. “Non siamo nel miglior momento, è innegabile. Spero che possa sbloccarsi presto Diaw”, ha detto l’allenatore biancorosso, Brocchi, confermato dal management nonostante le due sole vittorie nelle ultime otto gare. Non vince da tre partite la sua squadra, peraltro reduce da due 1-1 consecutivi contro Entella e Pescara, rispettivamente ultima e penultima. E sabato ci sarà un’altra formazione che lotta per restare in categoria, l’Ascoli, che sta dimostrando di essere in salute. C’è attesa, infine, per la matassa Empoli da sbrogliare: sarà la giustizia sportiva a decidere il da farsi e, nel migliore dei casi, gli azzurri dovranno giocare 8 partite in 26 giorni con un massacrante tour de force, per giunta dopo una settimana senza allenamenti in gruppo. Questa variabile potrebbe cambiare le carte in tavola e rendere tutto aperto fino alla fine: lo stesso Lecce, secondo a +4 sui granata, non può certo dire di avere un calendario in discesa…

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