TABELLINO SALERNITANA-PALERMO 0-0
SALERNITANA (3-5-2): Micai; Perticone, Schiavi, Migliorini; Casasola, Akpa Akpro, Di Tacchio (33’ st Di Gennaro), Castiglia, Pucino; Djuric (37’ st Bocalon), Vuletich (19’ st Jallow). A disp. Vannucchi, Mantovani, Odjer, D. Anderson, Palumbo, Galeotafiore, Orlando, A. Aderson, Mazzarani All: Stefano Colantuono
PALERMO (3-4-1-2): Brignoli; Szyminski, Bellusci, Rajkovic; Salvi, Murawski, Fiordilino, Mazzotta (30’ st Rispoli); Trajkovski (33’ st Falletti); Moreo (18’ st Haas), Nestorovski. A disp. Pomini, Alastra, Accardi, Struna, Embalo, Fiore, Santoro, Pirrello. All: Bruno Tedino
ARBITRO: Sig. Eugenio Abbattista di Molfetta (Rossi/Sechi) IV uomo: Marini
NOTE. Ammoniti: Pucino, Di Tacchio (S), Murawski, Bellusci (P); Angoli: 3-4; Recupero: 0’ pt – 3’ st; Spettatori: 12979 di cui 105 da Palermo. Espulsi Colantuono (S) per proteste al 14’ st e il preparatore Coccia (S) per proteste al 48’ st.
Finisce 0-0 l’esordio in campionato della Salernitana. Davanti a 13mila caldissimi spettatori dell’Arechi, i granata giocano una buona ripresa dopo aver rischiato grosso nel primo tempo (traversa di Trajkovski). Tanta volontà ma poche giocate di qualità per i granata, che spingono più per motivazione che per un vero e proprio ordine di gioco. Alla fine pericoli dalle parte di Brignoli non ne arrivano, si comincia con un punto.
LA CRONACA. Per la prima di campionato Colantuono conferma il 3-5-2 visto ad agosto. Jallow, Di Gennaro e Anderson partono in panchina, in regia va Di Tacchio mentre la coppia d’attacco è formata dai lungagnoni Vuletich e Djuric. Tedino invece va con il 3-4-1-2 ma dei nuovi acquisti c’è solo il portiere Brignoli: in avanti Moreo con i macedoni Trajkovski e Nestorovski. Tanta fisicità e centimetri in campo per le due squadre, la partita è giocoforza cattiva e agonista, più che tecnica.
E’ il Palermo che prova a fare di più la partita, con la Salernitana che concede il possesso palla e si difende con ordine nella propria metà campo. Spazi per i rosanero non ce ne sono, ma la Salernitana non riesce a ripartire. Il numero dei falli comincia a salire, così come il nervosismo in campo non certo facilitato dall’atteggiamento dei due allenatori (furibondi, Colantuono sarà espulso nel secondo tempo). Anche il clima stadio è molto caldo, ma se i 13mila di fede granata pensano a spingere la propria squadra, non si può dire lo stesso dei supporter rosanero che incredibilmente litigano tra di loro arrivando addirittura allo scontro. In campo si sente la battaglia, ma l’arbitro gestisce male falli e cartellini. Di calcio ce n’è poco, fino al 27’ quando Bellusci pesca Salvi (sale male Pucino) che spara sui piedi di Micai. Il portiere della Salernitana deve bloccare anche il tiro di Murawski al 31’, mentre su quello di Fiordilino non c’è bisogno neanche di intervenire. Sul finire del primo tempo il Palermo cresce e va vicino al gol: al 40’ Migliorini sbaglia l’intervento e serve un pallone d’oro a Trajkovski che calcia e prende la traversa. La Salernitana ringrazia la fortuna e si sveglia e prima dell’intervallo va alla conclusione. Casasola sfonda sulla destra ma sbaglia il cross, Akpa Akpro (migliore in campo, che partita dell’ivoriano tra recupero palloni e inserimenti) serve Castiglia che però col destro non trova lo specchio.
Nei primi cinque minuti della ripresa la Salernitana protesta per due contatti in area, ma in entrambi i casi fa bene l’arbitro a non fischiare rigore. Tra un fallo e l’altro, poi, entra Jallow che dà subito la scossa. Il gambiano in cinque minuti va due volte alla conclusione. Al 20’ raccoglie una palla spizzata da Djuric e spara in curva, cinque minuti dopo rientra sul mancino saltando Rajkovic ma calcia basso e centrale.
Nel secondo tempo è comunque una Salernitana diversa, non più precisa ma quantomeno più coraggiosa. I granata alzano il baricentro e costringono il Palermo a pensare prima a non prenderle. A un quarto d’ora dal termine finalmente entra la qualità di Di Gennaro. Il primo guizzo è di alta scuola, col secondo manda in gol Bocalon ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco: posizione del Doge effettivamente irregolare. Alla fine è 0-0, pareggio accolto con gli applausi dall’Arechi che sperava in un avvio diverso ma si accontenta comunque di un punto contro una squadra più forte. Ma con un po’ di coraggio in più…
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