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Pagellone Salernitana-Palermo: Schiavi attento, Jallow subito in palla. Vuletich non incide

MICAI 6 attento a respingere di piede la conclusione di Salvi. Graziato dalla traversa sul missile di Trajkovski di controbalzo. Da registrare i rinvii di piede. Spettatore non pagante nel secondo tempo, si sporca i guantoni solo con una respinta di pugno su punizione di Falletti ormai in pieno recupero.

 

PERTICONE 6 prestazione solida e di grande esperienza. Sempre ben piazzato, non va mai in affanno. Copre sapientemente le spalle alle sgroppate di Casasola.

 

SCHIAVI 7 ringhia su Nesterovski e Moreo, attento in chiusura di testa su Nestorovski. Carico come una molla, mette spesso una pezza alle distrazioni di Migliorini.

 

MIGLIORINI 5,5 la combina grossa sul finire di primo tempo svirgolando un rinvio che finisce sui piedi di Trajkovski. Il montante salva capra e cavoli. In difficoltà ed a corto di condizione, si fa superare anche da Murawski.

 

CASASOLA 6,5 si propone con buona continuità sul binario destro ma di rado gli arrivano rifornimenti con i tempi giusti. Dalla sua parte Mazzotta non affonda mai, tant’è vero che Tedino lo richiama in panchina. Motorino inesauribile, macina chilometri sulla fascia ed è l’unico a scodellare palloni in area di rigore.

 

AKPA AKPRO 6,5 entra duro ma pulito su Trajkovski. Non brilla sul piano del fraseggio, ma quando c’è da ribaltare rapidamente l’azione fa valere la sua proverbiale progressione. Fa gridare al penalty i 13mila dell’Arechi, ma Bellusci la colpisce di testa sotto la Sud.

 

DI TACCHIO 6 Colantuono lo preferisce a Di Gennaro, ancora non al top. Sul piano agonistico e temperamentale si cala immediatamente nella parte, meno in quella del regista. Spesso bypassato, non riesce a velocizzare la circolazione della palla e la manovra diventa spesso prevedibile. Dal 33’ st DI GENNARO 6 ingresso probabilmente tardivo. Si piazza nella sua mattonella preferita, quella davanti alla difesa. Qualche sprazzo del suo bagaglio tecnico ed una punizione velenosa che costringe Brignoli ad una papera sventata soltanto dalla segnalazione dell’assistente di Abbattista.

 

CASTIGLIA 6 a volte impreciso, ma pure capace di strappi importanti. Suo il primo tentativo verso la porta difesa da Brignoli ma la conclusione da fermo non prende il giro giusto. Reclama un penalty dopo un contatto con Murawski. Cala vistosamente nella ripresa.

 

PUCINO 6 sacrificato sul binario mancino, Sorpreso dall’inserimento di Salvi che esalta i riflessi di Micai. Soffre la vivacità dell’ex Cittadella ma gli prende le misure col passare dei minuti. Non quella dei cross, sempre innocui dalla trequarti. A sua discolpa va sottolineata la necessità di aggiustarsi sempre la palla sul suo piede naturale.

 

VULETICH 5,5 sgomita e per poco non costringe Rajkovic al clamoroso harakiri. Generoso, non si risparmia in quanto a corsa e pressing. Talvolta, però, lui e Djuric effettuano gli stessi movimenti e finiscono alla lunga per pestarsi i piedi senza riuscire ad allungare la squadra. Dal 19’ st JALLOW 6,5 appena entrato in campo, per poco non gli riesce la zampata. Lascia sul posto Rajkovic con un bel gioco di gambe ma conclude sul palo di Brignoli. Dal suo ingresso la Salernitana cambia completamente volto. Pur non al meglio, attacca ripetutamente la profondità rivelandosi una spina nel fianco della difesa rosanero.

 

DJURIC 6 cerca la sforbiciata alla CR7 ma non impatta la sfera. Fa a sportellate con Bellusci, si sbatte come un forsennato per tutto il fronte d’attacco ma non tira mai in porta. Dal 37’ st BOCALON s.v. la butta dentro su respinta corta di Brignoli, ma Rossi di La Spezia sbandiera l’offside e gli strozza in gola la gioia del gol.

 

ALL. COLANTUONO 6 cartello lavori in corso ancora in bella mostra. Nello stilare lo starting eleven predilige elementi più rodati sul piano atletico. Dopo un buon avvio, la squadra si abbassa e lascia campo libero al Palermo. Nel secondo tempo altra musica, l’ingresso di Jallow cambia il volto alla squadra. Tardivi quelli di Di Gennaro e Bocalon. Un tempo per uno, il pari alla fine dei conti non scontenta nessuno. Protesta in maniera un po’ troppo vibrante col quarto uomo ed Abbattista lo manda negli spogliatoi.

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