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Stojanović carica l’Arechi prima del Pisa: “Non vedo l’ora di giocare in casa”

“Scusate per il ritardo”. Con queste parole il nuovo acquisto della Salernitana Petar Stojanović si è presentato ai microfoni ufficiali della società. Subentrato a Gentile al minuto 57 di MantovaSalernitana, il giocatore della nazionale Slovena ha già fatto il suo esordio in maglia granata.

“Salerno una tifoseria caldissima”

“Finalmente sono a Salerno, dopo la partita di Mantova e quelle in nazionale. Sono molto felice di essere qui per aiutare la squadra a raggiungere il nostro obiettivo – ha dichiarato l’ex Sampdoria -. Non vedo l’ora di iniziare a giocare in casa davanti ai nostri tifosi. Le mie prime sensazioni sono molto buone, a Mantova ho visto tanti tifosi in trasferta e questo mi da motivazioni in più. Contro la Sampdoria ho visto una bella vittoria ed ho visto un grande gruppo. Sono contento di essere in questa squadra, speriamo di fare un buon campionato”.

Piccola curiosità: Stojanović era in campo in Empoli-Salernitana, giocata nella stagione della prima storica salvezza in Serie A e terminata poi 1-1, con rigore sbagliato da Perotti che proprio oggi ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato: “Ho giocato due volte contro la Salernitana, per la quantità di tifosi granata presenti in trasferta era come se giocassero in casa. Fu una partita difficile”.

Sulle passate esperienze al Maribor e con la Dinamo Zagabria: “Ho giocato in tanti campionati, il calcio in Italia è molto diverso, tutti vivono di calcio; anche dopo l’allenamento ti aspettano tanti tifosi per fare autografi e foto. Il livello di calcio è ovviamente più alto rispetto agli altri campionati in cui ho giocato. Con la Dinamo Zagabria ho comunque vinto tanti trofei e giocato anche in Champions League. Ho giocato la mia prima Champions League con il Maribor in cui abbiamo giocato contro tante squadre difficili. Per ogni giocatore è importante, perchè si acquisce esperienza. Ora ho tanta esperienza nel calcio e spero di dimostrare al mister ed ai tifosi di poter fare bene e di poter aiutare la squadra”.

Sul debutto in nazionale slovena avvenuto a 19 anni: “Giocare per la nazionale è la cosa più importante in carriera, sono stato per molti anni il più giovane della mia nazionale, è un’emozione incredibile. Abbiamo fatto uno storico europeo, abbiamo giocato molto bene e questa è per me la cosa più bella.”

Sul suo ruolo in campo: “Sono terzino destro ma posso giocare anche da esterno alto. Mi piace di più giocare come terzino ma do il massimo nel ruolo in cui il mister decide di farmi giocare. Sono un terzino più offensivo che difensivo. A Zagabria ho avuto un allenatore molto forte, Nenad Bjelica, che ha allenato anche in Italia. Apprezzo anche Matjaž Kek, l’allenatore della mia nazionale, ed Aurelio Andreazzoli, il mio primo allenatore in Italia”.

Sul possibile esordio all’Arechi: “Ho già giocato in tanti stadi con tifosi molto caldi, a Zagabria ho giocato quasi sei anni ed è la mia seconda casa, in quanto mia moglie e mio figlio sono di quella città. Ma quando ho giocato a Salerno con l’Empoli ho visto una tifoseria caldissima e non vedo l’ora di iniziare a giocare qui. Voglio aiutare la squadra a tornare in Serie A il prima possibile, perchè questo club e questi tifosi meritano questa categoria. Il campionato di Serie B è molto difficile e lungo, bisogna stare sempre insiemi e rimanere positivi”.

 

 

 

 

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