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Squalifica Avallone, il retroscena: schiaffo sì, ma la provocazione di Terzi…

Niente ricorso per le squalifiche dei dirigenti Alberto Bianchi e soprattutto Salvatore Avallone, rimediate in occasione del movimentato dopopartita di Salernitana-Spezia. Il giudice sportivo ha infatti fermato per un turno Bianchi e ben tre giornate Avallone (con 2mila euro di ammenda, anche), rispettivamente per “atteggiamento intimidatorio nei confronti di un calciatore avversario” e “per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, colpito con uno schiaffo alla testa un calciatore della squadra avversaria; infrazione rilevata dal collaboratore della Procura federale“ (clicca qui per leggere).

Emerge tuttavia un retroscena per quanto riguarda la vicenda del team manager, Salvatore Avallone. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, la scaramuccia si è verificata nel tunnel  degli spogliatoi con il capitano spezzino, Claudio Terzi. “Premesso che la mia reazione è comunque da censurare, ma non è stato bello sentire Terzi dirmi in faccia ‘ma che lingua parlate a Salerno’?”, la spiegazione fornita dal dirigente granata. Insomma, alla base del gesto comunque da condannare ed evitabile, ci sarebbero state delle offese discriminatorie. Il club granata, in ogni caso, farà scontare ai due suoi tesserati le squalifiche del caso all’inizio della prossima stagione, senza presentare alcun reclamo per chiederne la riduzione.

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