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Sprint Brera Holdings, ultime ore per il preliminare: filtra ottimismo

“Eppur si muove”, è la citazione che possiamo prendere a prestito da Galileo Galilei (tornato d’attualità dopo la gaffe del Ministro Sangiuliano) per definire la questione societaria in casa Salernitana. Si muove la sabbia nella clessidra che tra 48 ore sarà completamente rovesciata, con relativa scadenza del termine (non prorogabile stavolta) per firmare il preliminare di vendita dalla Idi Srl di Danilo Iervolino alla Brera Holdings, un passaggio propedeutico al closing definitivo che si perfezionerà in un paio di mesi almeno.

Tutto è stato congelato, compresa la conferenza di presentazione di mister e diesse, proprio in virtù di questo termine che indirizzerà in un verso o nell’altro il futuro del club. I tifosi attendono con trepidazione questa fumata bianca che metta fine ad una trattativa condotta sotto traccia e a cavallo dell’Oceano Atlantico, con non trascurabili ostacoli legati al fuso orario, che hanno visto Maurizio Milan tra i protagonisti indiscussi nel tenere in piedi la trattativa. L’ad resterebbe al 100% con un ruolo apicale, affiancato da un uomo di fiducia degli acquirenti, se il tutto si concretizzasse nelle prossime ore. Filtra grande fiducia in tal senso nella coltre di nebbia-silenzio fatta calare da settimane sull’argomento. Il 28 giugno è scadenza ultima per dare un indirizzo all’affare.

La necessità di avere una governance definita prima di avviare il mercato ha di fatto bruciato le numerose settimane di vantaggio che la Salernitana aveva rispetto a tutte le altre squadre in termini di programmazione. Petrachi si è però mosso subito e a fari spenti. Ha in mano qualche pista importante e si attende, oltre all’1 luglio che darà il via ai tesseramenti, anche di chiarire quale sarà il futuro assetto proprietario del club in un modo o nell’altro. Vero è che il club ha già pianificato gli step comunque cruciali, con la campagna abbonamenti praticamente pronta, che verrà lanciata a vicenda cessione definita. Così come si è lavorato alla questione stadio (clicca qui per leggere l’articolo) in piena condivisione con Brera Holdings che è al corrente degli ultimi sviluppi.

Fa comunque rumore il “no” di Danilo Iervolino ad un’offerta vincolante presentata da un importante Rti (raggruppamento temporaneo di imprese, comprendeva soggetti imprenditoriali molto forti a livello italiano e internazionale con interessi anche nella logistica e nelle costruzioni) che sette giorni fa era arrivata al termine di una lunga due diligence condotta a fari spenti dopo un’intercessione anche politica che aveva provato ad avvicinare le parti (clicca qui per leggere l’articolo). Tale rifiuto, pare, deriverebbe dalla convinzione di poter concludere positivamente il passaggio alla società americana che rappresenta l’omonimo fondo quotata al Nasdaq.

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