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Editoriale

“Spero vendano la Salernitana sopratutto per papà, che è un po’ arrabbiato”: storia di un Natale senza luci

Natale con le luci spente. La regola numero uno è “mai scrivere in prima persona”. Ma questa è un’altra cosa, è una lettera aperta a lettori e tifosi. Hai voglia di augurare buone feste, il panettone è amaro per tutti, se si pensa alla Salernitana. Preoccupazione, rabbia, ansia, incapacità di pensare ad altro. Ma uno spirito nuovo, diverso, lo lasciano le parole del piccolo tifoso Alessandro (foto in alto): la sua letterina con i buoni propositi è da incorniciare, guardare e riguardare nella sua spontaneità.

Da fine giugno a oggi sono stati mesi complicati. Sì, Ribéry, la Serie A, il campo, il  quotidiano. Però la questione della cessione della società ha letteralmente succhiato l’anima a chiunque vi si sia dedicato con passione e serietà, da tifoso o da cronista. A Natale la Salernitana non ha ancora una nuova proprietà e il fantasma dell’esclusione aleggia sulla città. A Natale siamo tutti più… stanchi. E tristi, pure. Perché ogni giorno conviviamo intanto con problemi ben più grandi (il Covid, ahinoi, sta tornando a minacciarci). E poi le delusioni, in primis per la mancanza di svolte attese e mai arrivate. Ma anche la fisiologica bucatura di una notizia oppure la pubblicazione di un’indiscrezione che si rivela poi inesatta. A questo si aggiungono diversi messaggi sui social che feriscono nel profondo, anche se fanno parte del gioco e ci si deve convivere. Non sarà questo a farci cambiare una linea editoriale volta alla sobrietà – nonostante la difficilissima situazione – e all’equilibrio, con la voglia di cercare notizie per tutti, indistintamente, e non opinioni di comodo.

Prima c’erano divisioni e spaccature, ora ci siamo incattiviti tutti, ma proprio tutti. Ho visto con i miei occhi in tribuna persone normali, non esattamente avanzi di galera, litigare e venire alle mani (o ai piedi), apostrofarsi pesantemente a vicenda durante la partita contro l’Inter. Inammissibile, qualsiasi sia il motivo o la fede calcistica. Si leggono cose sul web che fanno inorridire, anche fra tifosi. Tutti contro tutti, anche contro la stampa. Che può non essere perfetta ed incappare in errori umanissimi. Le beghe, le lasciamo da parte.

Si va avanti, crediamo in quello che facciamo e nel mestiere che abbiamo scelto di fare da tanti anni, nella formazione seguita e nelle idee di giornalismo che chi scrive prova a trasmettere alla redazione che ha il piacere di guidare. Idee che possono non piacere, per l’amor di Dio. Ma si prova ad essere coerenti, sempre. Quella “ammuina” social che tanto va di moda non ci è mai piaciuta, non ci piacciono le poesie, i masanielli e nemmeno le scorrettezze che in tanti continuano a perpetrare, senza nemmeno conoscere la deontologia professionale. Per troppi il giornalismo è un hobby.

Tutti non vedono l’ora di arrivare a dama. Vorremmo raccontarvi possibilmente al meglio e quanto prima ogni sviluppo di questa querelle che ci toglie il respiro. Una svolta vera sarebbe un forte sospiro di sollievo, una liberazione anche per chi, nonostante le difficoltà di cui non vogliamo lamentarci, cerca di fare in modo che SalernitanaNews sia ovunque per raccontare le cose come si deve, senza partigianerie, anche quando sarebbero la via d’uscita più comoda. Sta per finire il 2021, anno pazzo, e comincerà il 2022, anno incerto. L’unica cosa sicura è che continueremo ad esserci, fino a quando avremo forza.

Buon Natale a tutti i nostri lettori!

2 Commenti

2 Commenti

  1. Carlo Masucci

    25/12/2021 at 10:26

    Buon Natale a voi della redazione e andate avanti così, siete i miei preferiti per onestà intellettuale e moderazione..
    E poi, voi mi insegnate, la cultura è sempre al di sopra di tutto e di tutti e cultura vuol dire anche non farsi risucchiare nei bassifondi dell’ignoranza e della violenza gratuita, che leggo anch’io tutti i giorni sui social e me la ritrovo anche al lavoro, in strada, ecc., ed è per questo purtroppo che già da tempo preferisco stare solo, non socializzare ed evitare il confronto, perchè non è più possibile averne uno nei limiti della civiltà.
    Quindi andiamo avanti per la nostra strada, con le nostre coscienze senza cadere nella pochezza (purtroppo) dei tanti..

    • Alfonso Maria Avagliano

      25/12/2021 at 14:14

      Grazie e buon Natale.

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