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Spareggi estivi: Salernitana, sei in credito con la dea bendata!

La storia degli spareggi giocati in estate piena o quasi, più vicini a luglio che a maggio, è storia di gioie e dolori non comune, che comunque vada stasera si arricchirà di un nuovo capitolo.

La Salernitana “sudata” non sempre è stata fortunata e con la dea bendata in costume da bagno, da un po’ di tempo, è in credito. Il 19 giugno 2011 si consumò l’ultima volta di una gara decisiva nella seconda metà di giugno, quella maledetta finale di ritorno dei playoff per tornare in Serie B vinta amaramente contro il Verona: all’Arechi finì solo 1-0, rigore di Carrus, e la vittoria fu inutile a causa della sconfitta per 2-0 al Bentegodi dell’andata. In B ci andarono gli scaligeri, i granata fallirono. Le malelingue dissero che il “palazzo” preferì portare per mano una società blasonata avanti, a scapito di quella squattrinata allora ancora nelle mani di Antonio Lombardi. Stavolta è quella di Iervolino ad avere i conti solidi, la Samp ad avere difficoltà, comunque con un blasone di un certo tipo.

Il 22 giugno 1994, in gara secca e campo neutro, il San Paolo di Napoli, si giocò una delle partite più emozionanti degli ultimi 40 anni, l’unica “fortunata” di questa rassegna di spareggi estivi della storia granata. La vittoria per 3-0 sulla Juve Stabia con i gol rimasti nella storia di Tudisco – che ne segnò 2 – e Breda, fu il fiocchetto sulla promozione in B e sul campionato partito tra lo scetticismo e terminato con lo spettacolo negli occhi della squadra di Delio Rossi. Al ritorno, la squadra si fermò all’Arechi per festeggiare con il suo pubblico: tanti erano i tifosi andati a Napoli, tanti altri quelli che si radunarono per una festa spontanea al rientro

Indietro ancora, 1991, 26 giugno. Erano passati 10 giorni dalla fine del campionato, niente a che fare con i 40 – QUARANTA – trascorsi in questa stagione dal fischio finale dell’ultima sfida di regular season e quella che stasera deciderà chi tra Salernitana e Sampdoria retrocederà in Lega Pro. Il 26 giugno 1991 la Salernitana giocava lo spareggio secco, sul neutro di Pescara, contro il Cosenza. Anche in quell’occasione, si doveva evitare la retrocessione e sotto un caldo torrido la squadra di Ansaloni ebbe la peggio ai supplementari, punita da un gol di Marulla.

Un discorso a parte nel lontano 19 giugno 1980, a campionato oramai già finito, la Salernitana buttò via la possibilità di vincere la Coppa Italia di Serie C, perdendo a Padova 4-0 nella finale di ritorno. Aveva vinto 3-1 al Vestuti all’andata, poi qualcosa andò storto e i granata… si rilassarono, perdendo il trofeo. Qualcuno spifferò che l’impegno non fu massimo, ma non era una partita della vita. Invece, oggi sarà così. Battere la Sampdoria con 2 gol di scarto si può, per riequilibrare la storia e ridare dignità a Salerno, al campionato, all’ultimo biennio sciagurato.

 

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