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Sousa ha già le idee chiare: “Ripartiamo da questo gruppo con qualche altro innesto. Che tifo a Salerno!”

Paulo Sousa ha tanti motivi per festeggiare. Dal rinnovo al successo in rimonta sull’Udinese per 3-2: “Primo tempo molto difficile contro una squadra europea che ha grande qualità e ci ha messo in difficoltà. Abbiamo concesso troppo spazio contro giocatori di qualità, abbiamo poi cambiato spartito, abbiamo pressato più alti, creato maggiore palleggio. Antonio Candreva e Kastanos sono stati straordinari, così come Lassana e Vilhena. Il secondo tempo è stato straordinario. Spendo una parola anche per William che ha fatto il gol partita, quando sono arrivato stava smaltendo un infortunio, ma lui ha aiutato la squadra a crescere e poi si è fatto trovare pronto quando è stato il suo momento”.

Sulla prossima stagione, che lo vedrà alla guida della Salernitana: “E’ questa la strada che dobbiamo intraprendere, dobbiamo dare fiducia a questa rosa che sappiamo dove può arrivare, possiamo crescere ancora. Dobbiamo mettere dentro nuovi elementi, nuovi elementi ma con questa mentalità. Poi abbiamo una tifoseria incredibile, se ci danno tremila biglietti siamo in tremila, se ne mettono a disposizione diecimila siamo diecimila. E’ qualcosa di straordinario”.

Il trainer portoghese ha proseguito in sala stampa: “Grazie al calcio perché mi ha fatto diventare quello che sono oggi, è una scuola di vita e mi sta aiutando a consocermi sempre meglio per aiutare chi vive il calcio come me a crescere insieme. La mentalità è straordinaria, stiamo crescendo. Era una partita molto difficle, complessa, l’Udinese era avversario di qualità europea, aveva uomini forti, livello alto. Nel primo tempo le distanze tra i reparti sono state larghe, abbiamo avuto difficoltà a togliere spazi agli avversari. Potevano fare anche il terzo gol, ho cercato di cambiare con un assetto difensivo che ci ha permesso di pressare meglio nella metà campo avversaria. Lassana e Vilhena hanno composto un quartetto straordinario insieme a Candreva e Kastanos nel creare gioco, sia centralmente sia sul corridoio laterale che ci ha permesso di andare in avanti e vincere. Ho visto la mentalità che mi piace, con una città che ha questa passione ed energia questo ci aiuta tanto e ci spinge verso risultati straordinari, ho visto grande sacrificio da parte di tutti, nonostante le tante assenze e la perdita pure di Lovato nel riscaldamento. Tutto questo deve darci fiducia in quello che stiamo facendo, anche Antonio Iervolino è pronto, è entrato all’esordio e ha spinto. Esiste un’unità che ci permette di tirare fuori il meglio di tutti noi, non solo società, squadra ma anche staff tecnico, dirigenziale e tifosi.

L’incontro con il presidente è andato benissimo, le idee sono molto chiare, ho rappresentato le mie. Il presidente capisce sempre la logica, è super intelligente, vuole il bene della società e crescere ma con molta stabilità. Ho parlato con lui, dobbiamo mantenere giocatori che sappiamo possono farci competere a questi livelli con questa mentalità e cercare di aggiungere qualche giocatore che possa permetterci di competere ancora meglio. Abbiamo tracciato un’idea che dia seguito al lavoro del direttore e dello staff che ha fatto e presentato ieri per presentarci.

Nella vita le cose cambiano tante volte, sono una persona di processo, mi piace costruire. In questa piazza e in questa società, con le capacità che abbiamo, ci sono tutte le premesse per dare continuità a questa crescita senza esagerare: serve stabilità non possiamo correre quando dobbiamo camminare e non possiamo camminare quando possiamo correre. Dobbiamo aggiustare bene tutto, aspettando che il mercato possa aiutarci in tutti i sensi, la mentalità c’è, le idee sono chiare, il presidente è il nostro leader, il suo progetto dimostra la sua forza e ce l’ha trasmessa, dobbiamo fare sempre le cose equilibrate. Oggi ho capito ancora una volta l’entusiasmo che c’è. Si vuole sempre di più ma i tifosi devono capire, più di una volta ho chiesto a chi conosce la piazza di mantenere equilibrio emozionale su tutte le scelte. La stabilità della crescita passa per la continuità di un gruppo di lavoro che può permetterci di competere con tutti”.

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