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Sosta propizia per migliorare condizione e amalgama: in campo dal 1′ meno della metà dei partenti per Rivisondoli

Spesso maledetta dagli allenatori in quanto spezza ritmo e fiato, stavolta la sosta può rappresentare un prezioso alleato per la Salernitana e Stefano Colantuono. La possibilità di poter usufruire di qualche giorno di lavoro in più prima di tornare in campo ed incrociare i tacchetti col Padova è indubbiamente un vantaggio per il tecnico granata, ancora alle prese con il delicato e laborioso processo di amalgama del materiale umano messogli a disposizione dalla triade presi-dirigenziale Lotito-Mezzaroma-Fabiani. Il dato emerso dalle prima due uscite stagionali racconta di una squadra in possesso di indubbie qualità tecniche e caratteriali, ma ancora indietro sotto il profilo fisico, atletico e soprattutto dell’affiatamento.

Non è affatto un caso che nello starting eleven scelto sia col Palermo che a Lecce i calciatori a lavoro fin dal primo giorno di ritiro a Rivisondoli fossero meno della metà. Casasola, Schiavi, Pucino (che ha ceduto il posto a Vitale al Via del Mare), Akpa Akpro e Castiglia sono stati gli unici ad avere svolto l’intera preparazione atletica tra coloro i quali sono stati schierati dal 1′. Il roster a disposizione di Colantuono, infatti, è stato allestito a scaglioni. Nel corso del romitaggio abruzzese sono arrivati Vuletich, Perticone ed il redivivo Orlando. Dal ritorno a Salerno si sono aggregati i due portieri Micai e Vannucchi ed in successione Di Tacchio, Andrè Anderson (9 agosto), Djuric e Jallow (16 agosto), Di Gennaro e Migliorini (19 agosto) fino all’ultimo arrivato Djavan Anderson che s’è unito ai suoi nuovi compagni soltanto il 21 agosto. Ne consegue una normale disomogeneità sul piano atletico che andrà colmata anche con percorsi specifici di allenamento.

Ma oltre al discorso atletico, lavorare insieme sul campo porterà evidenti benefici sul piano dei meccanismi tattici e della fluidità della manovra. Ancor più se, come sembra, Colantuono approfitterà della sosta per plasmare la squadra con il nuovo sistema di gioco con la difesa a quattro ed il centrocampo a rombo. Per vedere la vera Salernitana, in definitiva, occorrerà ancora qualche settimana.

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