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Calciomercato

Simy rifiuta tutto, Salernitana quasi rassegnata: può restare a libro paga in attesa di gennaio

Non sembra essere più una questione tecnica, né di soldi, né personale. Nwankwo Simy continua a rifiutare qualsiasi squadra gli venga prospettata per continuare la sua carriera calcistica e resta fermo sulle sue posizioni. La Salernitana ha ormai praticamente smesso di applicarsi: quella del nigeriano appare ormai una questione di principio – non esattamente chiara – e il club sta per rassegnarsi al pagamento dello stipendio del giocatore che resterà, salvo sorprese, ad allenarsi in disparte almeno fino a gennaio.

All’inizio era filtrata la necessità di Simy di restare in Italia per problemi personali, soprattutto dopo il rifiuto alla ricca offerta dei turchi dell’Adana Demirspor che gli avrebbero corrisposto un milione a stagione per due anni, anche più di quanto percepisce ora in Campania (800mila netti più bonus). Però dopo aver detto no a Cosenza e Feralpisalò è caduta anche questa motivazione. I calabresi, in particolare, hanno fatto di tutto nell’ultimo giorno di mercato per convincerlo, finanche una call tra il loro direttore sportivo e lo stesso calciatore che non sembra avere più voglia di rilanciarsi e mettersi in gioco. Alla chiusura del mercato nostrano si sono palesate altre opportunità all’estero ma Simy ha detto no a destinazioni in Russia e ancora Turchia, dove Konyaspor e Samsunspor sarebbero state disposte ad accoglierlo. Niente di niente.

L’ex del Crotone si sta lentamente lasciando andare dal punto di vista calcistico. È reduce da due anni difficili. Il primo tra Salerno e Parma con 2 soli gol in 31 partite fra le due esperienze lo ha fatto progressivamente scivolare in panchina in entrambe le realtà. Il prestito al Benevento avrebbe dovuto rilanciarlo ma l’anno scorso ha visto il campo solo 22 volte per un totale di poco più di 800 minuti, spesso da subentrato e senza mai andare in gol. E dire che prima di firmare per l’ippocampo aveva siglato 20 gol in 38 presenze col Crotone in A. La voglia di riscatto per il classe 1992 sarebbe quindi dovuta venire fuori quest’estate accettando di mettersi in gioco altrove, anche a livelli inferiori, invece sta optando la linea del continuo braccio di ferro. In estate inviò una lettera di diffida alla Salernitana chiedendo il reintegro, alla quale il pool legale granata risposte. Da allora non c’è stata alcuna altra azione ufficiale ma non è da escludere che, se non si concretizzasse una sua cessione altrove (ormai improbabile, più passano i giorni e più fioccano i no), possa rivolgersi anche al collegio arbitrale chiedendo un surplus di risarcimento per l’esclusione dagli allenamenti in gruppo. La prospettiva che Simy possa restare da separato in casa alla Salernitana fino almeno a gennaio appare sempre più concreta: continuerà evidentemente ad allenarsi a parte, in orari diversi dalla prima squadra. Più tempo passerà, però, più per lui sarà difficile rimettersi in gioco in maniera performante altrove. Una scelta evidentemente consapevole per Simy.

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