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Sette giorni dopo, episodi del derby a OpenVar. Gli arbitri: “Ecco perché Demme non fa fallo su Tchaouna”

Dopo le polemiche post derby con le dichiarazioni al vetriolo di Danilo Iervolino contro la classe arbitrale, l’Aia aveva deciso di non rispondere a caldo e non mostrò gli episodi di Salernitana-Juventus a OpenVar. Come da consuetudine, soltanto la settimana successiva vengono fatti ascoltare gli audio delle azioni dubbie ed allora ieri sera su Dazn è arrivato il momento per gli arbitri di dare i loro chiarimenti rispetto a quanto accaduto il 13 gennaio al Maradona.

Sul rigore provocato per fallo di Fazio ai danni di Simeone, secondo il responsabile del settore tecnico Aia, Matteo Simone Trefoloni, è “tutto corretto per dinamica, diventa un contatto punibile perché due calciatori provano a cercare il pallone arriva per primo quello del Napoli e Fazio finisce per calciare la gamba dell’avversario. Per noi è una lettura codificata che trova coerenza in tutte le giornate. Per il fallo in sé è fondamentale che il pallone sia in gioco, non dove sta andando”.

Ha destato molte più proteste invece il gol di Rrahmani allo scadere. Riproposto l’audio della sala Var da parte di Di Bello e Chiffi che, dopo aver rivisto le immagini in diverse angolazioni si concentrano sul contatto Demme-Tchaouna. “Gol regolare, non c’è alcuna gomitata. L’attaccante salta, ha il braccio chiuso e non lo colpisce in viso, lo sfiora sul collo”, dice in real time Di Bello testualmente all’arbitro Marinelli, che convalida. Il commento di Trefoloni: “Dinamica secondo noi corretta. Giusto che l’arbitro in campo la giudichi tale. Al Var fanno un grande lavoro con una ricerca molto accurata su tutte le telecamere per capire se il braccio sinistro di Demme possa avere conseguenze o meno sul volto dell’avversario o comunque sull’avversario. Per dinamica il calciatore del Napoli salta quasi da fermo, in alto, ha già colpito il pallone quando arriva il contatto e c’è da sottolineare anche la scelta dello stesso calciatore che chiude il braccio e lo riporta vicino al corpo; non c’è contatto col volto di Tchaouna, è appoggio del braccio sulla spalla dell’avversario. Non ci sono logiche di infrazione, condividiamo la scelta. Bravo il Var nel dare tutti i parametri e le letture per i quali questo non può mai essere intervento falloso”. Qualche dubbio oggettivamente resta: Demme colpisce per primo, sì, però appoggiandosi sull’avversario (collo o spalla che sia) gli impedisce di saltare e contrastarlo adeguatamente.

Nessun cenno, poi, al comportamento di Marinelli in campo all’intervallo (dopo aver ammonito Inzaghi discutibilmente in occasione delle proteste sul rigore, gira il volto e nega qualsiasi spiegazione al tecnico, ignorandolo), né al possibile rigore per la Salernitana per la trattenuta dello stesso Rrahmani su Simy nel corso del primo tempo. “Ormai sono cose andate, inutile tornare sulle polemiche. In campo andiamo noi”, ha chiuso il discorso Inzaghi. La Salernitana farà bene a non farsi distrarre-spossare-influenzare da episodi incontrovertibili, dirottando le proprie energie su altro.

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