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Serie B, ripresa lontana: presidenti sperano fine giugno ma l’ombra cambio format…

La Serie B vuole tornare in campo ma ad ora non ci sono certezze. Ieri i club hanno ribadito, all’unanimità, la propria intenzione di provare a ripartire anche se le difficoltà sono evidenti. Per questo motivo si apre uno spiraglio, seppur piccolo, ad un nuovo cambio format dopo che, solo la scorsa estate, si è passati a 20 squadre dopo la parentesi a 19 nella stagione 2018/2019.  Un’apertura che arriva da Gabriele Gravina, numero uno della Federcalcio il quale durante un collegamento con Tg Sport Speciale su Rai 2 ha spiegato: “La norma approvata dal Governo che ci consente di definire gli organici, le classifiche e prendere decisioni e’ una sorta di paracadute che ci aiuta per la stagione 2019/2020. Ma ci aiuta ancora di più per rilanciare un progetto di riforma per la stagione 2020/21. E’ uno strumento che richiede atti di responsabilità da parte di chi governa il calcio italiano e l’intero sport, perché riguarda anche le altre federazioni”. Un chiaro segnale di come sia possibile immaginare un cambio di format per il campionato cadetto se non si dovesse riprendere a giocare.

La possibilità che il pallone non torni a rotolare del resto è concreta: la Serie A, come annunciato nelle scorse ore dal ministro Spadafora, potrebbe riprendere il 13 giugno ma nelle prossime settimane l’attenzione sarà massima. I club cadetti avrebbero individuato il 20 giugno come data per la ripresa ma, considerando i tempi per la ripresa degli allenamenti (10 giorni dopo l’emanazione del protocollo che ad ora non c’è) resta davvero difficile immaginare che le squadre possano essere pronte per quel giorno, soprattutto considerando che dopo uno stop così lungo i giocatori avranno bisogno di diverse settimane di lavoro, a maggior ragione se si dovesse giocare a ritmi forsennati e con temperature elevate.

Prende quindi corpo l’ipotesi di una Serie B (nuovamente) allargata a 24 squadre per effetto del blocco delle retrocessioni. Un po’ come accadde nel 2003/2004: dalla terza serie salirebbero Monza, Vicenza, Reggina e una quarta squadra (Carpi favorito)in Serie A andrebbero le prime tre anche se potrebbero disputarsi i play-off per decretare la terza promossa dopo Benevento e Crotone: un’ipotesi che alla Salernitana non dispiacerebbe potendosi giocare a viso aperto le sue chance per la massima serie. In tal caso si potrebbe valutare anche l’introduzione del semi-professionismo in Serie C.

Intanto nel corso dell’assemblea di ieri è stato interpellato Paolo Zeppilli, presidente della commissione medico-scientifica della Figc il quale con Franco Perona (omologo in B) e Vincenzo Salini (membro delle due commissioni) ha fatto chiarezza in merito ai dubbi dei patron sulle eventuali responsabilità dei medici sociali che verrebbero additati come responsabili solo se non rispettassero le direttive, ma non se un tesserato contraesse il virus per motivazioni esterne.

 

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