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Samp e Salernitana, dal match d’andata al rischio Serie C: in mezzo troppe rivoluzioni

Ad agosto scorso, Sampdoria e Salernitana non si sarebbero mai aspettate di navigare, coon la stagione agli sgoccioli, nelle parti più profonde del campionato. La vittoria dei granata per 3-2 contro i blucerchiati nel match d’andata sembrava una possibilità di uno scontro diretto a favore per la corsa alla promozione. E non per la salvezza, come ora.

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Ad agosto erano seduti sulle panchine Martusciello e Pirlo, stasera si incontreranno Marino ed Evani (clicca qui per leggere di più). Sommando i tecnici chiamati da ambo le compagini si arriva a 9 (considerando anche l’era Sottil, durata dodici giorni tra giugno e luglio scorsi): un numero enorme. La Salernitana, dopo l’esonero di Martusciello, ha prima puntato su Colantuono, poi su Breda ed infine su Marino. Dopo l’esonero di Pirlo, la Samp ha scelto proprio Sottil, durato 14 gare, virando poi su Semplici, cacciato cinque giornate fa dopo il ko nel derby con lo Spezia, per affidarsi ad Evani.

Il numero è lo stesso anche per la scelta degli estremi difensori. La Salernitana ha iniziato il campionato con Sepe, poi infortunatosi e sostituito da Fiorillo; uno spezzone di match lo ha giocato anche il baby Corriere contro il Cesena, mentre adesso è Christensen, arrivato a gennaio, il portiere titolare. Discorso simile per i blucerchiati ma con un estremo difensore in più: nel corso della stagione hanno infatti difeso la porta ligure Silvestri, Vismara, in campo all’andata, Perisan, Ghidotti ed ora Cragno.

Considerando i due unidici base del match di andata, dovrebbero essere appena sei i reduci che giocheranno stasera dal 1′: Amatucci e Verde per i granata, Bereszynski, Depaoli, Bellemo e Coda. Nella Salernitana subentrarono giocarono titolari Bronn, Tello e Tongya, subentrarono Njoh e Gentile e rimase in panchina Soriano. Nella Samp entrarono Venuti, Akinsanmiro e Sekulov, giocarono titolari Meulensteen, Benedetti e Ioannou e rimasero in panchina Vieira e Ferrari. A gennaio entrambe le società hanno rivoluzionato le rose: la Salernitana con gli arrivi di Christensen, Lochoshvili, Corazza, Zuccon, Caligara, Guasone, Girelli (in panchina con i blucerchiati all’andata), Cerri e Raimondo, la Sampdoria con con gli acquisti di Chiorra, Cragno, Niang, Abiuso, Sibilli, Perisan, Altare, Curto, Oudin e Beruatto. Il club granata ha inoltre prelevato il giovane portiere Rodolfo (’06) da quello blucerchiato: pure lui era in panchina all’andata.

La società

Non è stata un’annata semplice per i liguri nemmeno dal punto di vista societario. La precedente presidenza di Massimo Ferrero aveva lasciato i blucerchiati in una situazione complicatissima dal punto di vista finanziario con circa 200 milioni di debiti, non risolta però con la nascita del Trust Rosan per cercare possibili soci o acquirenti. Lo scorso anno, però, la situazione si è risolta con l’approdo di Matteo Manfredi e Andrea Raddrizzani, interessatori pure alla Salernitana ai tempi del trus Lotito-Mezzaroma, che hanno rilevato il club, attraverso la Blucerchiati Srl, proponendo un piano di ricapitalizzazione attraverso la promozione in Serie A. Una retrocessione in C complicherebbe il tutto, con il piano che andrebbe ridiscusso col Tribunale di Genova.

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