Sambia e la prima da titolare: meno esterno, più volitivo ma siamo ancora lontani

Non partiva titolare in un match ufficiale di campionato dal 4 aprile del 2022, quando, con la maglia del Montpellier strappò voti sufficienti nonostante la sconfitta contro il Brest. Poi la decisione di non rinnovare con i Paillade e l’arrivo a Salerno in quel che doveva essere il vice Mazzocchi o comunque ritagliarsi un ruolo importante qualora il Monza avesse affondato il colpo per l’esterno di Barra. Invece per Junior Sambia soltanto 51′ raccolti prima degli 84′ di ieri contro il Milan.

Sambia tra la vite e la morte… la chance di “risorgere”

Un inizio complicato per il francese di Lione che viene da due anni praticamente drammatici: ricoverato in piena pandemia nell’aprile 2020 per gastroenterite per poi peggiorare in problemi respiratori e polmonari fino all’induzione in coma farmacologico per più di dieci giorni. L’equipe medica pensava al peggio ovvero al ritiro totale dal calcio giocato. Invece per Sambia tutto rallenta e fortunatamente rientra con immensa voglia di fare tant’è che l’allora tecnico non solo lo schiera come esterno a destra sulla linea dei centrocampisti ma arriva a fare anche l’esterno a sinistra, la mezzala e il mediano. Anche ieri per Sambia tanta voglia di mettersi in mostra e di scombussolare i piani di Davide Nicola che lo schiera titolare vista l’emergenza a destra con Mazzocchi infortunato e Candreva squalificato. Come dal nostro pagellone, per lui è un’occasione vitale, parte volitivo, ma sembra ancora in ritardo nei tempi delle giocate e della fluidità di corsa. Due avversari non facili da contrastare alla prima da titolare come Rafael Leao e Theo Hernandez. Sì all’impegno ma meno alla concretezza soprattutto quando ciabatta un tiro a porta spalancata. Arrivato a zero dal club francese e non “ufficialmente” sul mercato, per Sambia sarà un mese importante per strappare i consensi del tecnico piemontese e del direttore sportivo.