Saluta Salerno fuori tempo massimo pure Bronn: andrà in prestito in Svizzera

Dopo Trivante Stewart (clicca qui per leggere l’articolo) anche Dylan Bronn lascia la Salernitana con qualche settimana di ritardo rispetto alla chiusura del calciomercato. Poteva essere ceduto soltanto all’estero e così sarà: nelle ultime ore di mercato svizzero – che chiude stasera – il difensore tunisino è stato prelevato in prestito secco dal Servette, formazione della massima serie elvetica attualmente al secondo posto in classifica ed in corsa ancora in Conference League. Il club granata ha facilmente trovato l’accordo e risparmierà così l’ingaggio del calciatore almeno fino a giugno.

Al pari dell’attaccante giamaicano, anche Bronn era finito fuori dalla lista over ai primi di febbraio, alla chiusura dei trasferimenti. Con la scelta di puntare su Manolas e Boateng per la difesa assunta da parte di Sabatini ed evidentemente una non completa fiducia da parte dell’allora allenatore, Pippo Inzaghi, l’ex giocatore del Metz era stato estromesso e non l’aveva presa benissimo. In ogni caso, la cessione in Svizzera gli consentirà comunque di essere vicino a parte della sua famiglia, in Francia.

Per Bronn, classe 1995, un’annata non esattamente da ricordare rispetto a quella precedente, nella quale tra le gestioni Nicola e Sousa aveva raggranellato 24 gettoni. Quest’anno si è visto in campo solo per 4 spezzoni in campionato (appena 48′ complessivi) e soltanto con Inzaghi. La sua stagione era cominciata quasi da separato in casa con Paulo Sousa, che lo aveva definito “non pronto per un livello agonistico”. Tuttavia non trapelavano infortuni sul conto del ragazzo, che ha incrementato il bottino di minuti in Coppa Italia giocando 90′ sia contro la Sampdoria, sia contro la Juventus in piena emergenza a Torino. Ora concluderà la stagione al Servette e poi in estate rientrerà alla Salernitana, con cui ha un contratto fino al 2025.

Ora Sabatini lavorerà per cedere Mikael in Brasile insieme all’agente dell’attaccante, Fabricio Souza: il mercato lì chiuderà a marzo e c’è ancora tempo per trovare una soluzione che possa mettere tutti d’accordo.