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Salerno e Brescia: gemellaggio rinnovato sui social, 24 anni dopo la tragedia di Bani

Salernitana-Brescia non è una partita come le altre: non lo è da quel tragico 10 maggio 1997 in cui allo stadio Arechi il tifoso bresciano Roberto Bani, 28 anni, sbattendo il capo sui gradoni si avviò verso un calvario di 6 giorni in rianimazione che non gli bastarono a vincere la partita più importante. Da quel momento le tifoserie di Salernitana e Brescia si sono avvicinate e hanno dato vita ad un gemellaggio che viene sinceramente rinnovato ad ogni incontro ufficiale tra le due squadre. Un appuntamento che il Covid ha inevitabilmente spostato dal piano reale a quello virtuale: dai campi di calcio alle pagine social dei supporters granata e lombardi. Niente striscioni di accoglienza, solo post e foto sul web per ricordare il legame profondo tra tifoserie, come simbolo di appartenenza del mondo Ultras.

Già dalle prime ore del mattino, i tifosi granata hanno ricordato il rapporto di amicizia con i bresciani. La pagina Facebook “Salerno – A difesa della nostra Città”, con la firma del Direttivo Salerno ha postato due coreografie delle due curve, corredate dalla dedica “Amica Leonessa, Amica fidata. SALERNO E BRESCIA. Sentimento, rispetto e fratellanza”. Sulla pagina Facebook “La voce della Salernitanità”, riconducibile alla frangia ultras del “Centro Storico” un altro messaggio per la tifoseria bresciana: “Quando quest’incubo finirà festa si farà. Con la speranza di poterci riabbracciare presto salutiamo con immenso affetto la Brescia ULTRAS”.

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