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Salernitana, qualità cercasi: a gennaio serve (almeno) un innesto a centrocampo

Più pericolosità fa rima con più qualità. Appena tre giorni di lavoro ed Angelo Gregucci ha già inquadrato il nocciolo della questione. Non che fosse chissà quanto complicato individuare il virus di una squadra che resta convalescente per stessa ammissione del co-patron Mezzaroma. Stilata la diagnosi, occorre però individuare una cura precisa ed efficace.

“Ho fatto un allenamento e mezzo, ho bisogno ancora di conoscere la squadra”, s’è giustificato Gregucci. E ci mancherebbe. Il tecnico di San Giorgio Jonico non può pagare anche gli errori della gestione precedente ma dovrà necessariamente barcamenarsi negli ultimi 180 minuti di gioco del girone d’andata con un organico costruito con ben altre intenzioni. Perché nei programmi del suo predecessore, infatti, mai c’è stata l’idea di “comandare il gioco ed essere padroni del campo”. Anzi. Il Colantuono-pensiero predicava un calcio di attesa , rottura e ripartenza. Un credo speculativo basato essenzialmente sugli episodi.

Che a volte girano bene, altre invece ti girano le spalle. Su tale filosofia è stata costruita anche la squadra. Soprattutto il centrocampo: fisico e struttura a discapito della qualità. Tesi in aperta contraddizione con il credo di Gregucci. Difficile immaginarne applicazioni con simili interpreti. Per questo a gennaio servirà un intervento sul mercato che vada nella direzione del calcio predicato dall’ex collaboratore del CT Mancini.

Più qualità per avere più pericolosità e più rifornimenti per le punte. In attesa del rientro dell’infortunato di lungo corso Di Gennaro, l’organico andrà rivitalizzato con almeno un centrocampista dai piedi buoni capace di interpretare e dare sfogo alle idee di Gregucci. Perché è complicato immaginare di comandare il gioco, fare possesso palla e di il campo in ampiezza senza calciatori che capaci di far girare velocemente il pallone. I vari Di Tacchio, Akpa Akpro, lo stesso Odjer sono elementi maggiormente votati all’interdizione. Castiglia continua ad essere un oggetto misterioso, Mazzarani ha passo e tempi diversi. Palumbo e Bellomo, invece, andranno a cercare fortuna altrove a gennaio. Gennaio è alle porte, fari puntati sul centrocampo.

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