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Salernitana e Venezia in campo, la rabbia dell’AiC: “Tutto questo non è normale”. Ma la Lega B risponde

AGGIORNAMENTO ORE 11.00. Arriva pronta la risposta della Lega B che in una nota spiega tutte le sue motivazioni contestando le parole dell’Aic. “Si sapeva ufficialmente fin dal 23 maggio che i playout si sarebbero giocati – si legge – La Lega B contesta quanto affermato dall’AIC nel comunicato del 4 giugno, rilevando in particolare la totale estraneità della Lega B alle criticità derivanti da fattori che esulano dalle proprie prerogative che attendono a dinamiche esclusivamente collegate alla giustizia e ai controlli. Appare altresì improprio e infondato parlare di soli 5 giorni di preavviso in quanto, i playout si sarebbero giocati era noto ufficialmente fin dal 23 maggio”.

 

L’AiC non ci sta. Questa sera Salernitana Venezia si affronteranno nell’andata della finale playout dopo giorni di attese, dubbi, incertezze, sentenze e ricorsi. Una situazione che certamente non ha giovato ai giocatori che questa sera scenderanno in campo come sottolineato anche dall’Associazione italiana Calciatori che con una nota ufficiale ha esternato tutta l’insoddisfazione per la gestione della vicenda da parte degli organi competenti. Di seguito il comunicato integrale

“L’Associazione italiana Calciatori in merito alla vicenda che vede coinvolte nella gara di play-out di domani le squadre di serie B Salernitana e Venezia, evidenzia quanto segue. Appare chiaro come la situazione venutasi a creare in seguito ai vari provvedimenti della Lega B e della giustizia sportiva abbiano compromesso la regolare disputa di una partita così importante. ‘Non è stato normale’ rincorrere l’esecuzione di una sentenza di primo grado senza attendere il verdetto di appello sul caso Palermo e di conseguenza far disputare i playoff.

‘Non è normale’ che il giorno 15 maggio la Lega di B pubblichi la classifica definitiva e decida, in pendenza del secondo grado di un giudizio, che la partita decisiva per la retrocessione non debba disputarsi. ‘Non è normale’ che la stessa Lega comunichi poi, dopo 20 giorni dalla fine del campionato, le nuove date della partita in precedenza annullata. Se il 13 maggio si fosse stabilito che i playout si sarebbero potuti disputare ad inizio giugno, tutti si sarebbero adeguati.

Diverso e inaccettabile è il fatto di voler obbligare alla disputa della partita più importante della stagione con un mero preavviso di 5 giorni e dopo un periodo di inattività. L’associazione Italiana Calciatori plaude il senso di responsabilità dei calciatori delle due squadre che, loro malgrado, saranno in campo per disputare uno spareggio che, dal punto di vista sportivo, è ‘ingiocabile’! Tutto questo ‘non è normale’!”.

1 Commento

1 Commento

  1. Alberto D'Errico

    05/06/2019 at 14:16

    Una nefandezza!!!

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