Sabatini, domani discorso al gruppo. Al lavoro sul mercato: Dia verso la Bundesliga, Toro su Coulibaly

Walter Sabatini sarà operativo al Mary Rosy a partire da domani, quando incontrerà la squadra e proverà a motivarla in vista del match contro il Milan. Il dirigente umbro sta definendo gli ultimi dettagli logistici e contrattuali prima di tornare a Salerno: sei mesi più opzione in caso di salvezza, proprio come due anni fa.

Da capire anche se Sabatini prenderà posto nei nuovi uffici realizzati per la vecchia direzione sportiva al secondo piano del prefabbricato che affaccia sul primo campo, oppure sceglierà un diverso modus operandi come nella precedente esperienza, quando era sì presente al centro sportivo per gli allenamenti, però preferiva poi lavorare dalla sua residenza. Nel frattempo, proprio al Mary Rosy la Salernitana ha acquisito la gestione anche delle unità abitative presenti nel recinto e liberate dagli inquilini. Lì vorrebbe fare di lavori di ristrutturazione per creare una piccola foresteria da utilizzare per i ritiri della prima squadra.

Mentre l’ormai ex direttore sportivo parlerà con Iervolino per trovare un accordo sulla separazione, data l’incompatibilità con il neo diggì (come già accennato ieri, clicca qui per leggere), questo pomeriggio Sabatini continuerà un lavoro cominciato a fari spenti una settimana fa, quando è arrivata la prima chiamata di Danilo Iervolino. Il presidente aveva deciso per la virata già prima della trasferta di Bergamo e le proporzioni della sconfitta hanno “aiutato” ad accelerare. L’ex dirigente del Bologna dialoga con il procuratore di Boulaye Dia, Vadim Vasyliev. Tra i due rapporti già in essere dai tempi della Roma, quando il russo era al timone del Monaco e trattarono il passaggio nel Principato di Mattia Destro, poi non verificatosi. Al senegalese il diggì chiederà i gol per i punti vitali contro Milan e Verona, poi sarà ceduto all’estero. Si sarebbe fatto avanti l’Eintracht Francoforte dalla Bundesliga, pare disposto a pagare la famosa clausola di 21 milioni. Iervolino aveva bisogno – assieme alla figura carismatica nello spogliatoio e per attirare profili interessanti in entrata – anche di un venditore convincente per portare avanti il già svelato piano del “mercato in attivo e non più passivo”. Il presidente vuole incassare tanto e spendere molto meno. Sabatini è già al corrente delle missioni. Parlerà anche con Lassana Coulibaly e i suoi agenti. Il centrocampista maliano fu involontariamente casus belli della separazione di giugno 2022. Ora è uno dei possibili partenti: il Torino è interessato ma anche dalla Ligue 1 ci sono riflettori accesi su di lui. La Salernitana potrebbe incassare 8 milioni dalla vendita del giocatore, qualora si concretizzasse. Anche Mazzocchi potrebbe essere sacrificato: l’Aek Atene aveva mostrato interesse parlandone con De Sanctis ma non sarebbe disposto a sborsare più di due milioni. Il cursore destro ha più mercato in Italia, dove il Napoli è in prima linea. Agli azzurri la Salernitana potrebbe chiedere Demme e Gaetano.

Sabatini sarebbe intenzionato a ingaggiare almeno due cursori di fascia, uno per lato, un centrocampista e probabilmente un difensore, se partisse Bronn e la Salernitana mantenesse il reparto a tre come una possibilità frequente. Per quanto riguarda l’attacco, Dia potrebbe essere rimpiazzato con il ritorno di Bonazzoli dal prestito al Verona. A proposito di attacco: torna Mikael, che Sabatini non esitò ad apostrofare anche in maniera molto colorita quando ammise di aver fatto un flop con il suo ingaggio, che tuttavia “pesa” ancora sui conti granata. Andrà sistemato altrove oppure dovrà provare a convincere lo staff di poter essere preso in considerazione. A quanto pare, però, non avrebbe del tutto superato i problemi con la bilancia.