Alle 11:30 il Consiglio Federale si riunirà a Casa Azzurri a Roma, eccezionalmente non in Figc, per non parlare ufficialmente della questione Salernitana. Ma l’affronterà – con Gravina e Dal Pino soprattutto – in maniera ufficiosa. È il primo “evento” della giornata di oggi, cui potrebbe seguire un confronto vis à vis tra Lotito e Mezzaroma. Che sono agli sgoccioli della loro avventura comune in granata ed entro una settimana, stando a quanto raccolto, dovrebbero sciogliere le riserve. L’edizione odierna del quotidiano Il Mattino si sbilancia: il 19 giugno, data del compleanno numero 102 del club, potrebbe essere data in cui festeggiare già con la nuova presidenza. Che potrebbe essere ancora romana. Non sarebbe infatti interesse della Salernitana (come entità sportiva) e dei due soci-cognati andare a tirare la corda fino alle 23:59 del 24 giugno, tanto per intenderci. E così, magari dando seguito a contatti instaurati non da ieri, l’accelerata per una risoluzione della faccenda sembrerebbe alle porte, pronta per la prossima settimana al massimo. Con un passaggio di mano – almeno della maggioranza – a nuovi imprenditori, a quanto filtra con interessi sempre nella capitale. Non passa altro.
La faccenda multiproprietà non è stata risolta rispetto al 17 maggio, data dall’ultima riunione federale, quella che stabilì la deadline del 15 giugno. Stamani a Casa Azzurri (senza Lotito, inibito) potrebbero emergere nuovi dettagli (e rassicurazioni?) a margine del Consiglio, con il presidente federale che in tutte le sue dichiarazioni è sempre stato chiaro: “Non accetteremo soluzioni opache”. Un riferimento neanche troppo velato all’idea di trust veicolata nelle scorse settimane da alcuni canali e che la Salernitana ha effettivamente preso in serissima considerazione. Pare che i legali della Figc, con i quali i loro colleghi che rappresentano Lotito e Mezzaroma sono stati in stretto contatto nelle ultime settimane, non siano convintissimi della cosa. Ieri un articolo del Sole 24 Ore a firma di Marco Bellinazzo, autorevole esperto del settore, ha liquidato così la pratica: “Il trust sarebbe inadeguato a rispettare le Noif”. Se le cose cambieranno nelle prossime ore (Figc e legali di Lotito e Mezzaroma dialogano) non è dato saperlo, ma al momento in via Allegri sembrerebbero nicchiare sull’eventualità per la quale i beni del soggetto che istituisce il trust verrebbero affidati ad un terzo che li amministrerebbe seguendo delle regole fissate dal proprietario. Secondo quotidiano economico, se a Lotito venisse concesso ciò, allontanerebbe formalmente dalla sua proprietà la Salernitana, ma inevitabilmente gli interessi di natura sportiva ed economica legati ai risultati ricadrebbero sempre nella sua sfera di interessi. Anche in caso di trust “a tempo”, finalizzato alla vendita entro pochi mesi? Ma le discussioni andranno avanti in queste ore.
Ieri sera Lotito si è rinchiuso a Villa San Sebastiano, dopo la (solita) giornata movimentata: premiazione in Campidoglio della Lazio Women, poi riunione con i vertici laziali della comunicazione e del marketing. Chissà se solo per pianificare le modalità dell’annuncio ufficiale (oggi?) e della presentazione di Maurizio Sarri come nuovo mister dei biancocelesti. In verità l’imprenditore avrebbe dovuto incontrare Mezzaroma proprio ieri, ma è tutto slittato di 24-48 ore. Dovranno prendere una decisione netta: se i dialoghi con gli attuali interlocutori romani, che hanno già superato le scremature della banca d’affari e le fasi di due diligence, dovessero portare a conclusioni soddisfacenti (e rapide) si andrebbe sulla cessione definitiva, senza escludere la permanenza di Mezzaroma con quote minime, senza influenza dominante e controllo; viceversa, il binario parallelo del trust di scopo potrebbe essere comunque tirato fuori, previe rassicurazioni di conformità da parte della Figc. Anche se quest’ultima sarebbe una soluzione che potrebbe portare strascichi e qualche cattivo pensiero.
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