VENEZIA – SALERNITANA PROBABILI FORMAZIONI (Stadio Penzo, ore 15)
VENEZIA (4-3-1-2): Lezzerini; Fiordaliso, Modolo, Cremonesi, Ceccaroni; Zuculini, Fiordilino, Maleh; Aramu; Bocalon, Capello. A disp. Bertinato, Casale, Vacca, Suciu, Caligara, Montalto, Zigoni, Di Mariano, Lollo, Simeoni, Lakicevic. All. Dionisi
SALERNITANA (3-5-2): Micai; Karo, Migliorini, Jaroszynski; Kiyine, Maistro, Di Tacchio, Firenze, Lopez; Djuric, Giannetti. A disp. Vannucchi, Odjer, Jallow, Gondo, Kalombo, Morrone, Lombardi, Pinto, Dziczek. All. Ventura
Arbitro: Daniel Amabile di Vicenza (Scatragli / Grossi). IV uomo: Giovanni Ayroldi di Molfetta
Dal Penzo al Penzo, dal fuoco dell’inferno fin sopra le nuvole. Sembra passata una vita, invece sono solo quattro mesi. A giugno la Salernitana viaggiava in Laguna timorosa e insicura, con l’incubo retrocessione a un passo. O meglio, a undici metri. Tanto hanno diviso il cavalluccio dalla Serie C, tanto è bastato ai granata per tirare un enorme sospiro di sollievo. Le parate di Micai, il mancino di Di Tacchio, la gioia di Menichini: sul prato del Penzo, quel nove giugno, la Salernitana ha scacciato via tutti i fantasmi e ha cominciato di nuovo a respirare. Quattro mesi dopo la storia è cambiata, la Salernitana è leggera e vuole sognare. Questo pomeriggio i granata tornano sul prato del Penzo, lì dove il cavalluccio ha rischiato di affogare. Oggi è cambiato il mondo e la Salernitana vuole continuare a volare, fin sopra le nuvole.
Alle ore 15 la squadra di Gian Piero Ventura torna in campo dopo la sosta di due settimane con l’obiettivo di vincere e, perché no, prendersi quel primo posto sfumato nel recupero della gara con il Frosinone. Servirà un aiutino dagli altri campi, ma soprattutto un successo in Laguna che manca da quasi 16 anni. Ma in questa stagione altri tabù sono stati sfatati, sognare è lecito. La pausa delle nazionali era stata accompagnata con un sospiro di sollievo da Ventura, 15 giorni di stop utili per recuperare qualche infortunato. E invece nulla è cambiato, sono rientrati Jallow e Lombardi ma si sono fermati Cicerelli e Cerci. Ruolo per ruolo, l’emergenza rimane. E le scelte sono sempre meno.
Oggi pomeriggio scenderà in campo una nuova vecchia Salernitana, spinta da 750 tifosi. Non cambiano modulo e calciatori, qualche interpretazione tattica sì. La novità maggiore è rappresentata dall’impiego di Sofian Kiyine sull’out destro: il marocchino cambia fascia e tappa il buco lasciato da Cicerelli, Lombardi naturalmente non ha i 90 minuti nelle gambe. E così Kiyine ricopre il terzo ruolo stagionale, permettendo a Lopez di indossare di nuovo la maglia da titolare per la banda mancina. Con Di Tacchio spazio a Maistro e Firenze. Il pacchetto difensivo non si tocca, così come la coppia d’attacco formata da Giannetti e Djuric: anche Jallow non può garantire una partita intera, ma averlo in panchina significa già molto.
Il Venezia quel pomeriggio sul prato del Penzo ha lasciato tutto, speranze e categoria. Ma le estati italiane sono sempre imprevedibili e quattro mesi dopo gli arancioneroverdi sono di nuovo in B a giocare una partita contro la Salernitana. C’è voglia di rivalsa, ma soprattutto di vincere una partita in casa. L’ultima volta? Proprio quella finale playout, anche se si tratta di successo solo per le statistiche. Dionisi ha 9 punti in classifica e vuole allontanare ulteriormente il gruppone invischiato nella zona rossa, distante al momento 5 punti. Un margine da incrementare, per poter vivere un campionato tranquillo. Il Venezia scende in campo con il 4-3-1-2, l’unico ex in campo sarà Bocalon: Montalto parte dalla panchina. Con il Doge gioca Capello, dietro di loro l’imprevedibile Aramu. Davanti al portiere Lezzerini spazio a Fiordaliso, Modolo, Cremonesi e Ceccaroni. La regia la fa Fiordilino, gli incursori saranno Maleh e Ceccaroni. Tra le riserve anche Vacca e Di Mariano.
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