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Ripresa individuale, c’è ordinanza: Salernitana necessita di qualche giorno. Ma Conte…

Dopo la lettera del Viminale ai prefetti, arriva anche l’ordinanza regionale del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che da domani e fino al 17 maggio consentirà anche agli atleti degli sport di squadra (di interesse nazionale) di allenarsi alla stregua di quelli di discipline individuali. Le sedute però non potranno svolgersi ovviamente in gruppo. L’ordinanza, nel dettaglio, è la numero 43 e contiene diversi paletti da rispettare, “nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse”. Le condizioni andranno garantite dalla società o dalla Figc, nello specifico del calcio, pena una multa da 300 a 3mila euro.

In primis, gli allenamenti in forma individuale dei calciatori potranno iniziare solo dopo “espletamento di test diagnostici sugli atleti al fine di accertare la negatività al Coronavirus”. Per questo motivo, in chiave Salernitana, necessitando dei tempi tecnici per sottoporre i 26 atleti al test (attendendo il conseguente risultato) non è ipotizzabile una riapertura del Mary Rosy prima di 5-6 giorni. Nel frattempo però il premier Conte potrebbe intervenire in tackle e prendere decisioni drastiche sul campionato di calcio, stoppandolo definitivamente. Il 6 maggio è infatti atteso il nuovo DPCM del Presidente del Consiglio che, secondo indiscrezioni rivelate dall’odierna edizione del quotidiano La Repubblica, potrebbe mettere la parola fine al traccheggiamento e alla stagione 2019/20. A quel punto, se da un lato le leghe sarebbero più tranquille nella querelle dei diritti tv, dall’altro lato sorgerebbero liti e discussioni su come determinare i verdetti dei tornei, esponendo il mondo del calcio a una coda lunga di ricorsi e scontenti. Si vedrà.

Tornando all’ordinanza regionale, inoltre essa prevede la “disponibilità di spazi delimitati di allenamento ad uso esclusivo di ciascun atleta per tutta la sessione di allenamento, anche ricompresi in aree di più vasta estensione” e una limitazione nell’uso degli spogliatoi. Ove necessario, si legge nel documento, gli atleti dovranno accedere agli impianti già in tenuta di allenamento e rientrare a fine allenamento presso le proprie abitazioni, evitando l’uso di spogliatoi e docce presso l’impianto sportivo. Non solo, il governatore De Luca prescrive anche un controllo medico con periodicità almeno settimanale sugli atleti e l’adozione di “adeguate misure igienico-sanitarie, secondo standard proposti dalle società o federazioni e assentiti dall’Unità di crisi regionale”.

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