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Ricarica Castori: “A Cremona per vincere, gioca Belec. Rigori? Ho sdrammatizzato…”

Dal ritiro prepartita alle porte di Cremona, Fabrizio Castori trasmette fiducia in vista del match di domani allo Zini. Il mister giudica la condizione generale (fisica e mentale) della squadra, giunta al terzo impegno in otto giorni, e dà un’importante indicazione sulla formazione che potrebbe subire qualche cambiamento: “Il recupero dei calciatori si vedrà dopo la partita, prima è difficile giudicare. Sono fiducioso perché la squadra è a un buon livello di condizione in tutti gli elementi. Arriviamo bene a fine partita. Domani però è la terza di fila, si gioca di pomeriggio e questo potrebbe incidere. Sicuramente qualche calciatore dovrà riposare, ma è una cosa normale. Domani giocherà Belec, è recuperato, Adamonis ha fatto benissimo. Io cerco di mandare in campo i calciatori che stanno bene. Se un calciatore fa bene, non c’è motivo di cambiarlo. Poi ci sono altre valutazioni, magari sul piano fisico. I giocatori hanno strutture fisiche differenti e recuperano in maniera diversa. Non possiamo cambiare troppo perche la squadra perderebbe la fisionomia. Però domani vedremo, non è detto che ciò non possa verificarsi”. La Salernitana sta bene, ma domani dovrà tenere alta la guardia contro una squadra che, nonostante il ko di martedì a Vicenza, è stata rigenerata dall’arrivo di Pecchia in panchina: “La classifica dice che c’è una situazione differente tra le due squadre. Ma rispettiamo la Cremonese, perché è una squadra di livello, potrebbe stare benissimamente più in alto. Purtroppo quando incappi nella stagione storta diventa difficile uscirne. Vengono da un periodo positivo di risultati, hanno un organico di grande qualità. Ci sono tutti i presupposti per una partita ostica. Mentalmente ci siamo ripresi bene dopo il nervosismo contro la Spal. Domani vogliamo fare risultato”.

Mancano dodici partite al termine della regular season, ora i punti iniziano a pesare di più in relazione alla classifica: “In serie B c’è molto equilibrio e non si puo dare nulla per scontato. I risultati in questo punto del campionato iniziano a contare, c’è più responsabilità per tutte le squadre che concorrono a tutti gli obiettivi. Tutte le squadre hanno fatto meno bene nel girone di ritorno. Il campionato cambia. Io guardo molto i numeri perché sono significativi. Probabilmente il torneo è più livellato, c’è più equilibrio. Tutte le squadre si sono rinforzate. Poi c’è molta più pressione mentale e succede che si prova ad essere più concreti. Non sono il solo ad essere pragmatico, ma un po’ tutti – asserisce il trainer granata – La squadra produce gioco offensivo, dobbiamo essere più cinici e serve anche un pizzico di buona sorte. Dobbiamo certamente migliorare, ma siamo sulla buona strada. Abbiamo comunque subito meno gol. I ragazzi hanno imparato alcuni meccanismi a memoria, abbiamo fatto nelle ultime settimane dei correttivi. Infatti siamo molto pericolosi in attacco”.

Castori, interpellato sul mancato rigore concesso nel finale di match con la Spal e sul suo silenzio post partita, glissa sull’argomento: “Non ha senso tornare indietro, La partita con la Spal è in archivio e c’è quella di domani. Non ha senso parlarne ormai. Le cose vengono spesso enfatizzate, abbiamo preferito il silenzio per evitare polemiche”. Quello di Di Tacchio contro la Spal è stato il terzo rigore fallito di fila dai granata, ma l’allenatore marchigiano ha provato a togliere pressione ai suoi calciatori: “In settimana ho sdrammatizzato con i ragazzi sui rigori. Devono stare sereni, come li tirano in allenamento devono tirarli in partita. Non serve mettergli tensione. Il principio è che i rigori non diventino un problema o un assillo. Serve leggerezza. Chi tirerà un eventuale rigore domani? Il tiratore dipenderà dalla formazione che schiererò, abbiamo vari tiratori. Contro la Spal i rigoristi designati erano Tutino e Kiyine, ma poteva tirarlo anche Di Tacchio. I rigori li sbagliano anche i grandi campioni, è molto un fatto emotivo, più che tecnico. Se l’arbitro ci avesse fischiato quel rigore alla fine, probabilmente lo avrebbe tirato uno tra Anderson e Cicerelli che erano freschi e avevano meno pressione”. Dopo la partita con la Spal è stato capitan Di Tacchio a parlare con i giornalisti, non nascondendo la voglia della squadra di inseguire fino alla fine la serie A: “Non faccio mistero, non ho mai fatto dichiarazioni roboanti, ma vogliamo giocarcela fino alla fine. L’ho sempre detto – commenta Castori – Stiamo facendo un torneo di vertice e vogliamo vedere dove siamo in grado di arrivare. Questo è poco, ma sicuro. La squadra è mentalizzata e determinata, poi parlerà il campo”. Chiosa finale su Milan Djuric. Il bosniaco è a diguno di gol dal 21 dicembre, ma il tecnico marchigiano minimizza: “Non ci pensiamo, l’importante è che si segni. Il ragazzo è intelligente e disponibile, la prestazione conta. Non è in ottima forma, ma non vive il non segnare come un’ossessione”.

 

 

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