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Report Venezia, la penna avversaria: Andrea Martucci di Trivenetogoal.it

Regna l’entusiasmo in casa Salernitana dopo la vittoria contro il Livorno. La sfida di questo pomeriggio quindi contro il Venezia assume una rilevanza fondamentale per capire se la squadra di Colantuono può davvero sedere al tavolo delle grandi. Di fronte i lagunari rigenerati dalla cura Zenga che ha consentito di ottenere una prima striscia positiva e buon gioco. Sfida aperta quindi ai diversi risultati, così come la pensa il collega Andrea Martucci di Trivenetogoal.it.

 

Venezia-Salernitana arriva dopo un turno infrasettimanale ma con una spinta emotiva da ambo le parti.

Il Venezia ha fatto punti importanti con l’arrivo di Zenga, il quale ha sollevato l’ambiente che era caduto in depressione dopo il buon campionato dello sorso anno. C’era un po’ di scetticismo con l’arrivo di Vecchi, poi i risultati hanno portato a questa richiesta di cambio di allenatore. A Venezia ci sono due obiettivi: il campionato e la costruzione dello stadio. Il comune ha dato il primo si e questo inizio poco positivo hanno fatto si che Tacopina prendesse in mano la situazione, ha parlato singolarmente con i calciatori. Questi 5 punti non sono una svolta, bisogna dare continuità e una delle peggiori avversarie è proprio la Salernitana che viene da un buono stato di forma e risultati. Non sarà una partita facile“.

 

L’arrivo di Zenga ha dato la scossa che serviva dopo un inizio di campionato tutt’altro che esaltante?

Zenga ha animato la piazza, vuoi anche per il discorso di essere un personaggio famoso. Tacopina aveva dato massima garanzia di supporto a Vecchi, però si è dovuto ricredere ed è tornato in Italia prima del previsto, rimanendo a lungo anche per cercare di capite quale potesse essere la chiave di svolta. Quando si inizia male si decide di cambiare allenatore, il problema fondamentale era l’atteggiamento opposto a quello della passata stagione. Si è scelto di prendere un allenatore che fosse di prestigio dal punto di vista del nome. Tacopina ha sempre scelto allenatori conosciuti, che potessero dare vivacità alla piazza“.

 

Quali le scelte tecniche del trainer lagunare?

Squadra che vince non si cambia, perlomeno per buona parte dei giocatori, a meno di acciacchi. L’unico che sicuramente è out è Pinato. La formazione dovrebbe essere formata da Vicario in porta, Zampano confermato, Modolo ,Domizzi e Garofalo a completare le difesa. A centrocampo bene Suciu, Segre e Bentivoglio. Falzerano e Di Mariano saranno confermati esterni del 4-3-3, l’unico punto di domanda è la punta centrale: in perfetta forma avrebbe giocato Geijo, quindi potrebbe esserci una chance per Vrioni al posto di Litteri“.

 

Tra le fila della Salernitana qualche cambio a centrocampo potrebbe far prevalere il gioco a favore dei granata?

L’ex Bocalon ha lasciato ottimi ricordi, ad ogni calciomercato c’è sempre stata la speranza di averlo in laguna, perché uno dei difetti principali del Venezia è il fatto di non avere un bomber. Lo stesso Bocalon lo scorso anno non ha trascorso ottimi periodi, poi vuoi le caratteristiche e il legame territoriale lo rendono un attaccante ideale per il Venezia. La Salernitana dal canto suo è una squadra compatta, con un allenatore che sa il fatto suo, che cercherà di trasformare la massimo i difetti del Venezia. Vedremo se da un punto di vista tattico la Salernitana riuscirà a prendere il predominio territoriale. Potrebbe essere questa la lettura dal punto di vista tattico“.

 

Ci si aspettava un altro inizio di campionato da parte del Venezia dopo il campionato dello scorso anno.

C’è la linea di pensiero del presidente e quella dello staff tecnico. Inzaghi lo scorso anno diceva che era un campionato oltre le aspettative, mentre il presidente diceva che il Venezia era tra le migliori squadre del torneo e che l’obiettivo era quello di salire in A. Le stesse dichiarazioni le si possono leggere oggi nonostante la posizione in classifica. Tacopina è un uomo vincente, vuole che l’ambiente creda nell’obiettivo importante. Si è risentito che la campagna abbonamenti non sia migliorata rispetto allo scorso anno. L’ambiente non la vede allo stesso modo dopo la campagna acquisti di questa estate: in attacco non è arrivato il bomber, a centrocampo ha perso Stulac, Falzerano doveva andare via. Ora bisogna vedere fino a che punto il valore della squadra possa recuperare il gap iniziale. Vero è che la B ha una classifica molto corta, e soprattutto quest’anno bastano pochi risultati utili consecutivi per recuperare“.

 

La gara del ‘Penzo’ rievoca alla mente dolci ricordi per i tifosi granata, quando uno storico 0-3 spianò la strada alla promozione in serie A.

E’ una partita a cui è difficile dare un pronostico, è aperta a tutti e tre i risultati. Il Venezia ha dimostrato contro squadre importanti di saperci fare. Il pareggio con il Verona, la quasi vittoria a Palermo e i tre punti con la Cremonese dimostrano che il Venezia inizia ad essere una squadra difficile da battere. Secondo me se vogliamo dare una percentuale può essere che il risultato più plausibile sia un pareggio visto l’andamento delle cose, però dipendendo le gare dagli episodi, bisogna vedere se c’è qualche situazione in gradi di sbloccare la partita. Se la partita si mette in un certo modo il Venezia è un grado di farla sua. Zenga potrebbe anche giocarsi anche la carta del 4-2-3-1 a gara in corso“.

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