Davide Di Gennaro si appresta ad esordire dal primo minuto con la maglia della Salernitana. Ironia della sorte, contro una sua ex squadra: il Palermo. Con i rosanero disputò 14 partite in B nella stagione 2013/14, prima di salpare in direzione Vicenza ma soprattutto in direzione Cagliari. E’ in Sardegna che DiGe ha vissuto le ultime migliori annate, dopo il biennio abbastanza infruttuoso a tinte biancocelesti.
Sull’isola il suo tecnico era Massimo Rastelli, il condottiero di una squadra con tanti pregi e pochi difetti che “ammazzò” il campionato di serie B e ben figurò in A la stagione successiva. “Davide è uno dei calciatori più forti che abbia mai allenato – dice con convinzione l’ex trainer di Cagliari ed Avellino ai nostri microfoni – Credo che la Salernitana abbia fatto un grandissimo colpo. E’ un acquisto che dimostra e certifica la voglia della società granata di puntare a qualcosa di davvero importante. Prendere Di Gennaro vuol dire prendere un calciatore dalle indiscusse qualità. E per la categoria è un fuoriclasse“.
Incognita legata alla posizione in campo: partirà al centro della mediana, ma non è da escludere che Colantuono possa “riciclarlo” anche nel ruolo di trequartista: “Può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo – specifica – A Cagliari lo prendemmo per fargli fare il play basso e disputò una grandissima stagione fornendo un contributo importante nella vittoria del campionato. L’anno successivo, in serie A, partì nuovamente in quel ruolo ma nel corso della stagione si infortunarono Joao Pedro e Ionita che erano i miei due trequartisti. Fui costretto, quindi, a piazzarlo a ridosso delle punte. Giocò diverse gare da trequartista e ricordo che anche in quella posizione fece davvero bene, segnando anche un gol contro il Crotone. A volte l’ho impiegato anche da mezz’ala, l’aspetto positivo è che è molto intelligente e sa trovarsi la posizione ideale in campo. Non è il classico play che sta sempre lì, sulla stessa mattonella. Nascendo trequartista ha conservato spiccate propensioni offensive, quindi spesso te lo ritrovi ad andarsi a cercare spazi oltre le linee difensive con inserimenti senza palla. Un giocatore con caratteristiche importanti, insomma”.
E Rastelli pare abbia pochi dubbi circa la posizione in campo nella quale Di Gennaro preferirebbe essere schierato: “Io credo da regista – risponde il trainer – Gli piace, questo ruolo lo sente molto suo e non so se ritornerebbe eventualmente a fare il trequartista. In questa posizione, però, c’è nato e sa ricoprirla benissimo. Il regista, invece, a Cagliari stava imparando a farlo bene. In un 3-5-2 è perfetto per il ruolo di play basso, ma in base all’avversario potrebbe anche trasformarsi da vertice basso a vertice alto. Sotto questo aspetto può fare bene, ma dipende solo dal ragazzo. Perchè se decidi di non voler più fare un determinato ruolo diventa difficile far ricredere un giocatore. Di Gennaro capitano? Eventualmente potrebbe farlo e non mi sorprenderei. Ha personalità e sa che a Salerno c’è un progetto vincente. Si caricherebbe la squadra sulle spalle, proprio come fece a Cagliari”
In chiusura, un commento generale sulla prossima serie B: “Con il campionato a 19 squadre ci sarà un po’ di freschezza in più: meno partite e magari più spettacolo. Ecco, mi auguro che salga il livello di qualità grazie alla maggiore freschezza fisica. Per il resto, la serie B resterà un campionato strano: Benevento, Verona, Crotone e Palermo partono favorite nella griglia di partenza, almeno sulla carta. Dal punto di vista tecnico sono davvero attrezzate ma occhio perchè le sorprese sono dietro l’angolo. Alla fine vincerà, come al solito, chi avrà maggiore continuità”.
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