Partite per recitare il ruolo di principali inseguitrici delle tre squadre retrocesse dalla A, Cremonese e Salernitana si affronteranno prima della sosta per consolidare la loro posizione nelle zone nobili del torneo cadetto. Gara che esprimerà importanti valori calcistici e rappresenterà un indicativo test per Colantuono ed i suoi uomini.
Dopo aver consumato contro il Verona la vendetta calcistica attesa da anni, i calciatori granata proveranno ad accontentare i loro tifosi sottraendo punti anche a Mandorlini, tecnico della Cremonese ma anche mister degli scaligeri ed autore di vergognose offese razzistiche al termine della finale play off di Lega pro del 2010-2011 che vide la Salernitana sconfitta sul campo dai gialloblu veneti. E’ passata tanta acqua sotto i ponti, ma l’indecente comportamento assunto all’epoca da Mandorlini rappresenta, ancora adesso, una delle pagine più squallide del professionismo calcistico.Confermando quanto di buono hanno mostrato nelle prime sei giornate di campionato, i lombardi affronteranno la Salernitana con l’abituale 4-3-3 che in fase di non possesso si trasforma in un solido 4-1-4-1.
A guardia dei pali ci sarà l’ex Radunovic, portiere di talento e destinato ad un futuro ricco di soddisfazioni. Ancora qualche sbavatura da limitare e correggere, ma le potenzialità sono quelle giuste per aspirare ad una frequentazione costante del principale campionato italiano.
La difesa a quattro sarà costituita da Mogos, Claiton, Terranova e Renzetti. Migliore, non al top della forma, dovrebbe andare in panchina. Mogos, rumeno di Vaslui, è un laterale che assicura un apporto continuo alla fase offensiva, risultando a tratti devastante con le sue dirompenti scavallate sull’out destro. Insidioso anche sulle palle inattive, l’ex ascolano deve ancora migliorare nell’uno contro uno difensivo. Sul versante opposto, detto dell’assenza di Migliore, agirà l’esperto Renzetti, anch’egli molto abile a dettare il passaggio, a portare tanti palloni nella metà campo avversaria, ma non esattamente insuperabile sotto l’aspetto difensivo. Al centro del reparto Claiton e Terranova faranno sentire il peso della loro fisicità, accompagnata da dosi massicce di intelligenza tattica e personalità. Entrambi hanno un rapporto abbastanza confidenziale con le porte avversarie: il brasiliano è sempre molto insidioso in occasione di calci d’angolo e punizioni decentrate; l’ex Sassuolo, invece, si lascia preferire per la freddezza e la maestria con le quali calcia rigori e punizioni.
La regia del centrocampo sarà affidata nuovamente all’elegante piede mancino di Castagnetti, protagonista ad Empoli nella scorsa stagione e sempre molto abile a dettare ordinatamente i tempi di gioco ed a ‘pulire’ la manovra della squadra. Alla sua destra, salvo sorprese dell’ultima ora, dovrebbe essere confermata la freschezza atletica e la vivacità tecnica di Emmers, virgulto scuola Inter che sta stupendo tutti con la personalità che rende incisive le sue incursioni (centrali e laterali) nella trequarti avversaria. Sul centrosinistra opererà Arini, mediano abile e grintoso in fase d’interdizione ma sempre attento a cogliere l’attimo giusto per inserirsi nei sedici metri avversari e regalarsi la soddisfazione della marcatura personale (22 reti in carriera). Roster mediano importante a disposizione di Mandorlini, il quale può contare anche sul dinamismo di Croce e sulle geometrie di Greco; calciatori che giocherebbero titolari in gran parte delle squadre cadette.
Il tridente d’attacco, che non può contare sulla presenza in campo di Montalto, bloccato dalla frattura al malleolo, e su quella del trequartista Piccolo, affiderà le sue chance offensive alla qualità, alla completezza del repertorio calcistico e al cinismo finalizzativo di Paulinho, calciatore brasiliano che rappresenta un valore aggiunto a queste latitudini. L’ex Livorno, pur non essendo molto prestante, possiede scelta di tempo ed elevazione nel gioco aereo, calcia con entrambi i piedi, sa giocare tra le linee ed è sempre molto pericoloso sui calci di punizione. Insomma, un cliente piuttosto scomodo per Schiavi e compagni. Sulle corsie esterne agiranno l’ex Perrulli ed il giovane Castrovilli. Due calciatori che assicurano un sostanzioso contributo in entrambe le fasi di gioco. Perrulli risulta utile con la sua capacità di far gioco e tenere legati i reparti, alternando iniziative sulla fascia tese a creare superiorità numerica e tagli verso il centro del campo per assumere compiti da regista aggiunto. Castrovilli, il giovane più interessante del torneo cadetto insieme al patavino Clemenza, è un condensato di estro, spunti incontenibili nell’uno contro uno e personalità difficilmente riscontrabile in un calciatore ventunenne. Il ragazzo, di proprietà della Fiorentina, probabilmente già pronto per la serie A, in ogni sua giocata cerca di regalare alla squadra incisività ed imprevedibilità. Una versatilità tattica intrisa di qualità (esterno di centrocampo e nel tridente offensivo, ma anche mezzala e trequartista), sempre supportata da un ammirabile impegno in fase difensiva. Un occhio di riguardo, infine, meritano anche le numerose alternative a disposizione di Mandorlini. Stiamo parlando del centravanti Brighenti, sempre temibile in area di rigore, del rapido e duttile Carretta (esterno e trequartista), ma anche di giovani interessanti come il brasiliano Strefezza (di proprietà della Spal) e l’olandese Boultam (trascorsi nelle formazioni giovanili dell’Ajax), i quali hanno già fornito dimostrazioni di esuberanza fisica ed intraprendenza calcistica.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Radunovic; Mogos, Clayton, Terranova, Renzetti; Emmers, Castagnetti, Arini; Castrovilli, Paulinho, Perrulli. All. Mandorlini.
Questi i convocati grigiorossi: Arini (4), Bettanin “Paulinho” (10), Boultam (34), Brighenti (9), Carretta (30), Castagnetti (18), Castrovilli (8), Claiton Dos Santos (3), Croce (11), Del Fabro (24), Emmers (27), Greco (19), Kresic (5), Marconi (15), Migliore (17), Mogos (14), Perrulli (20), Radunovic (22), Ravaglia (1), Renzetti (33), Strefezza (21), Terranova (26), Volpe (12).
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