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Prossimo avversario. Crisi Brescia, va in ritiro: prima dei granata c’è recupero allo Zini

Aria tesa in casa Brescia. La squadra di Diego Lopez, neoretrocessa dalla Serie A, non ha iniziato nel migliore dei modi il campionato corrente e sabato 12 dicembre ospiterà la Salernitana al Rigamonti in un clima che potrebbe essere da dentro o fuori per l’allenatore uruguaiano, peraltro già subentrato in stagione a Delneri. Molto dipenderà, però, dall’esito del recupero della quinta giornata che le rondinelle dovranno giocare in casa della Cremonese martedì pomeriggio alle 15.

Il Brescia è tredicesimo con 9 punti in altrettante partite disputate e, dopo la partita persa ieri a Reggio Calabria, la società ha fatto una scelta: la squadra, che ha ripreso ad allenarsi già questo pomeriggio, andrà in ritiro fino a nuova disposizione. Dunque, l’undici di Lopez (foto in alto da sito ufficiale Brescia Calcio) potrebbe restare in clausura anche fino alla partita contro la Salernitana. Il vulcanico patron dei lombardi, Massimo Cellino, non è certo felice di questo avvio di stagione del suo team. Alla vigilia del match contro la Reggina aveva usato toni perentori in una lunghissima intervista al Giornale di Brescia: “Ma cosa volete voi bresciani? Se volete la Champions non ve la posso promettere. In giro vedo tante società che negli anni hanno fatto una brutta fine. Per un po’ sono stato assente anche mentalmente, la retrocessione è stata una botta forte e mi sono allontanato anche dalla squadra e dai giocatori, di cui non mi erano piaciuti alcuni atteggiamenti. Ma è mia abitudine non scappare se le cose non vanno o se ho commesso errori. Nessuno cerchi scorciatoie: accorgersi che qualcuno aveva cominciato a vedere il Brescia come qualcosa che non gli apparteneva più non è stato bello. Il morale è fragile, ci sono problemi, o almeno ci sono stati, di egoismo dei singoli. Non è ancora una squadra, sul campo non si muove come tale. Lopez? Conosco la sua onestà intellettuale. Se avessi saputo di un mago o uno più bravo, lo avrei preso. Gli obiettivi? Pensavo che il nostro campionato sarebbe continuato con fame di rivincita, per riparare subito agli errori, ma questo pensiero, per egoismi vari, non è stato confermato. Ho messo via i discorsi relativi alla Serie A: bisogna meritarsela ed essere pronti, evidentemente non lo siamo. Ora dobbiamo pensare a giocare bene: una squadra che vive attaccata agli episodi può portare a disgrazie estreme, via i grilli dalla testa! Il fatto di essere ancora alla ricerca della strada giusta mi mette imbarazzo”.

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