TABELLINO LAZIO-SALERNITANA 3-0
LAZIO (4-3-3): Reina; Hysaj, Luiz Felipe (28′ st Patric), Acerbi, Marusic; Milinkovic-Savic, (33′ st Basic) Cataldi (33′ st Leiva), Luis Alberto; Felipe Anderson (41′ st Zaccagni), Immobile, Pedro. A disposizione: Strakosha, Adamonis, A. Anderson, Akpa Akpro, Vavro, Radu, Moro, Muriqi. Allenatore: M. Sarri.
SALERNITANA (4-3-1-2): Belec; Zortea (34′ st Veseli), Gyombér, Strandberg, Ranieri; Obi (18′ st L. Coulibaly), Di Tacchio, Schiavone (34′ st Kechrida); Ribéry; Bonazzoli (18′ st Gondo), Simy (1′ st Djuric). A disposizione: Fiorillo, De Matteis, Jaroszynski, Bogdan, Gagliolo, Delli Carri, Vergani. Allenatore: S. Colantuono.
NOTE. Marcatori: 31′ pt Immobile, 36′ pt Pedro, 34′ st Luis Alberto. Ammoniti: Cataldi (L), Gyomber, Obi (S). Angoli: 4-1.
Un’altra battuta d’arresto. La terza nelle quattro gare della gestione Colantuono, la quarta nelle ultime cinque disputate. La Salernitana esce sconfitta dall’Olimpico nella sfida alla Lazio dell’ex co-patron Lotito, fischiatissimo ed oggetto di ripetuti cori da parte dei seimila tifosi salernitani presenti nel settore ospiti. Gara condizionata da un primo tempo da incubo dei granata, mai riusciti ad uscire dal guscio della trequarti difensiva. La reazione nella ripresa lascia soltanto ulteriore rimpianto per il doppio legno di Djuric e Ribéry. Per salvarsi serve ben altro ma soprattutto servono i punti che continuano a latitare.
LA CRONACA. Colantuono conferma in toto le indicazioni della vigilia. Ribéry stringe i denti e si piazza dietro la coppia Bonazzoli-Simy. A centrocampo il recuperato Lassana Coulibaly parte dalla panchina, spazio al terzetto composto da Obi, Di Tacchio e Schiavone. Fiducia ancora a Zortea in difesa, completano il reparto Gyomber, Strandberg e Ranieri. Sarri inverte la posizione degli esterni offensivi, dà ancora spazio a Cataldi davanti alla difesa e schiera in coppia Milinkovic e Luis Alberto.
Che potesse essere un pomeriggio complicato per i colori granata lo si intuisce già dopo un minuto. Pedro scatta sul filo dell’offside e scarica per Immobile che di controbalzo e dal limite dell’area non inquadra lo specchio. La Salernitana prova ad affacciarsi dalle parti di Reina al 7′ con un traversone di Ranieri su cui il portiere spagnolo smanaccia a fatica. Successiva ripartenza veloce, Gyomber frana su Luis Alberto e si becca il giallo. Sulla seguente punizione Cataldi colpisce l’esterno della rete e dà l’illusione ottica del gol ai tifosi di casa
Al 12′ brivido in area di rigore granata. Palleggio troppo morbido in uscita, Di Tacchio si fa sfilare palla da Milinkovic che s’invola e serve Pedro sul secondo palo, provvidenziale l’intervento di Gyomber. La Salernitana tenta la costruzione dal basso ma s’incarta nella scarsa qualità della linea mediana che finisce per regalare puntualmente palla al pressing biancoceleste. Al 15′ Luis Alberto scalda i guantoni a Belec dopo uno scarico di Immobile.
E’ monologo biancoceleste. Spinge Hysaj, velo di Pedro ma Immobile trova il corpo d Gyomber. Al 24′ tiro a giro di Milinkovic su cui Belec si distende. Il classico schema di Sarri mette sempre in difficoltà i granata. La mezz’ala laziale s’accentra e chiama fuori il dirimpettaio granata, il terzino scende e con l’esterno offensivo crea il due contro uno rispetto al terzino difendente.
Il gol è nell’aria ed al 31′ la Lazio passa. Azione nata da un errore di Strandberg che regala agli avversari l’ennesimo appoggio in uscita. Milinkovic sfonda sulla destra tra Ranieri e l’attardato Obi, il suggerimento trova la sponda di Pedro per l’accorrente Immobile che di giustezza supera Belec. La Salernitana accusa il colpo ed al 36′ la Lazio raddoppia. Solita autolesionistica gestione della palla in costruzione bassa, Zortea scarica per Gyomber che se la fa scippare ingenuamente da Pedro, implacabile davanti a Belec. Granata in bambola, Lazio che affonda come una lama nel burro. Al 44′ Milinkovic sfiora il tris su punizione. Rapuano manda tutti al riposo senza recupero, fischio che sa di liberazione per una Salernitana completamente in balia della Lazio ed incapace d’uscire finanche dalla propria trequarti difensiva, completamente sprovvista di sbocchi per l’ambizioso tentativo di costruzione dal basso che si tramuta in continui cioccolatini agli avversari.
Nell’intervallo resta negli spogliatoi l’inconsistente Simy per Djuric a cui Colantuono chiede di trattenere qualche pallone per far guadagnare metri e fiato ai compagni. La Salernitana parte forte ed al 2′ la potrebbe già riaprire. Cross di Ribéry, incornata di Djuric e traversa piena. Col gigante bosniaco in campo la squadra ritrova campo e compattezza. E conseguentemente soffre e concede meno agli avversari che di contro abbassano notevolmente i ritmi del pressing. Entrano anche Lassana e Gondo per Obi e Bonazzoli. Al 20′ l’ivoriano ha una buona chance con una spaccata su cross di Zortea ma non inquadra lo specchio. Buon momento per la Salernitana che al 21′ timbra un altro legno con Ribéry a Reina battuto. Sessanta secondi e la Lazio sfiora il tris con Felipe Anderson che spara in curva da ottima posizione. Terza rete che arriva al 24′ con Luis Alberto il quale beneficia di un’apertura dell’ex West Ham, prende la mira e beffa Belec sul palo lungo. Il finale è accademia e girandola di cambi da una parte e dall’altra. Immobile al 43′ fa ancora in tempo a centrare il palo. Rapuano fischia senza recupero, la Lazio fa festa e porta a casa tre punti importantissimi nella scalata alle posizioni che contano. Per la Salernitana l’appuntamento con i punti salvezza è ancora rimandato.
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