Primavera, Scarlato: “L’obiettivo primario è la salvezza: voglio che si parli di noi in maniera positiva”

Gennaro Scarlato, nuovo allenatore della Salernitana Primavera, ha parlato ai nostri microfoni dopo la sfida persa ieri per 1-6 dai granatini contro l’Hatayspor. L’ex tecnico del Benevento Primavera ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sul prossimo campionato e sugli obiettivi dei granatini. Si tratta delle prime parole ufficiali da quando ha firmato per i granata.

“Qualcosina ancora manca”

L’arrivo a Salerno: “Ho avuto la chiamata di Colantuono e Pistolesi: da allenatore e giocatore abbiamo giocato molte volte contro. Anche a Benevento avrà sicuramente chiesto informazioni. Ho avuto una richiesta da una squadra siciliana ed anche dal Napoli Primavera ma i granata hanno affrontato il colpo in maniera precisa ed io subito mi sono fiondato perché il progetto interessava”.

Ambizioni per la prossima stagione? In attesa dell’ufficialità del ripescaggio in Primavera 2, certamente l’ex difensore vuole mirare in primis alla salvezza. “Mantenere la categoria è l’obiettivo principale: l’anno scorso, purtroppo, però si è retrocessi sul campo. Si parte da zero con un tecnico nuovo e la squadra nuova. Il primo obiettivo è la salvezza: vedendo la squadra come lavora e si comporta possiamo stabilire obiettivi strada facendo. Il mio modo di pensiero è far parlare di noi in maniera positiva: stare a ridosso delle prime in classifica e fare un lavoro accurato. Mi rendo conto che non è facile perché tutto nuovo”, dice Scarlato, impegnato a Rivisondoli nel ritiro precampionato.

Sulla costruzione della nuova rosa: “Numericamente ci siamo, ci alleniamo con 22 giocatori di movimento. Stiamo all’inizio ma qualcosina ancora manca: mi auguro che si riesca a trovare un giocatore che ci possa aiutare. Spero che venga individuato velocemente perché più avanti viene e meno tempo c’è per lavorare”.

Sulla gara di ieri: “Non era prevista da parte nostra: dopo 3 giorni di ritiro non possiamo affrontare una squadra del genere. L’abbiamo giocata bene fino all’espulsione di Sfait con il fallo da rigore. Il livello diverso si è sentito soprattutto dopo questo avvenimento. La condizione non ci permetteva di impensierire l’avversario”.