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Presto l’arcivescovo all’Arechi. Mons. Bellandi: “Ai granata manca il fuoriclasse”

di
Redazione
- 21 Novembre 2019 alle 09:33

Non poteva non essere acceso tifoso di calcio, e in special modo della Fiorentina, uno che è nato a duecento metri dallo stadio Artemio Franchi di Firenze. Ma Andrea Bellandi, arcivescovo della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, è anche un simpatizzante della compagine granata. Anche per questo domani pomeriggio presenzierà alla presentazione del libro “Una partita lunga un secolo”, firmato Angelo Scelzo e Luigi Narni Mancinelli (clicca qui per i dettagli).

“Un racconto che coniuga le vicende della squadra granata con quelle della città. Il calcio non può essere estraneo al clima generale che si respira. – le parole di Bellandi rilasciate a Giuseppe Pecorelli nell’intervista pubblicata oggi sul Mattino – Calcisticamente prediligo un gioco offensivo e non difensivo, le partite disputate a viso aperto, anche al di là del risultato. La Salernitana? Dopo un inizio che faceva ben sperare, c’è stato un rallentamento nelle ultime domeniche. Ci vuole continuità, ma indubbiamente le possibilità ci sono. Mi sembra che la squadra sia di buon livello. Forse manca qualche fuoriclasse o chi la metta dentro”. Insomma, il prelato fa notare l’assenza di un bomber o comunque di un leader tecnico capace di tirar fuori la giocata dal cilindro, quando le partite si impaludano. Poi, l’opinione su Ventura: “Lo stimo per quanto fatto a Torino ma anche nei club precedenti; è indubbio che l’esperienza in Nazionale non abbia contribuito alla sua popolarità”. Bellandi sarà presto anche sugli spalti dell’Arechi: “Il 14 marzo 2020 è una data che ho in agenda per la sana rivalità sportiva (c’è Salernitana-Pisa, nda) ma forse ci sarò anche prima. Se giocassero Salernitana e Fiorentina? Tiferei viola a Firenze e granata all’Arechi”.

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