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Presidenza Lega Serie A: il candidato appoggiato da Iervolino si ritira

Carlo Bonomi si ritira dalla corsa alla presidenza della Lega Serie A. Il presidente di Confindustria era il candidato appoggiato dalla Salernitana di Iervolino, per stessa affermazione del massimo dirigente granata. Il conflitto scoppiato tra Russia e Ucraina, però, con tutte le possibili ripercussioni a livello economico e finanziario sul nostro Paese, porta Bonomi ad evitare di assumere un nuovo ruolo.

La nota

Lo ha spiegato lui stesso con una nota diffusa in tarda mattinata: “Il mio dovere istituzionale in un momento straordinario come questo non può che concentrarsi solo sulla difesa degli interessi del sistema industriale italiano. Per questo ho comunicato ai club della Lega Calcio che mi è impossibile accogliere la richiesta che mi era stata rivolta di assumerne la presidenza. Naturalmente, Confindustria resterà sempre disponibile a qualunque contributo sia volto a ridare al sistema calcio il ranking finanziario e manageriale che gli spetta in Europa”.

Prossime mosse

Domani alle 10:30 in via Rosellini si terrà un’assemblea di Lega in cui saranno ufficialmente esaminati curricula e candidature alla presidenza. Non solo, i club dovranno lavorare all’adeguamento del proprio statuto di Lega ai Principi Informatori per gli Statuti delle Leghe (approvati dalla Figc con CU 125A del 25 novembre 2021), discutere della ripartizione risorse stagioni sportive triennio 2021-2024 (quota ripartizione dei ricavi della Coppa Italia; quota ripartizione dei ricavi della Supercoppa; contributi a favore delle società disputanti Europa League e Conference League) e delle licenze AV 2021-24 area MENA (proposta finale Infront per area Medio Oriente e Nord Africa), discutere delle proposte di sponsorizzazioni per le stagioni sportive fino al 2024 e del sistema licenze nazionali per il torneo 2022/23.

I candidati

Soltanto prima dell’assemblea elettiva del 3 marzo (ore 11 sempre nella sede milanese della Lega) ci sarà l’audizione in presenza dei candidati, che esporranno i propri programmi. Con il ritiro di Bonomi, le candidature scendono a tre: si tratta dell’economista Lorenzo Bini Smaghi, del capo di Gabinetto del Ministero della Cultura, Lorenzo Casini, e dell’ex direttore generale Rai, Mauro Masi.

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