Quattro pareggi di fila, quattro gol fatti, altrettanti subiti e una vittoria che manca da quasi un mese (il 2-0 al Pescara del 23 gennaio). Non si può parlare di crisi, ma di involuzione sì. La Salernitana ha le polveri bagnate (due rigori falliti nelle ultime quattro partite) e non ha più una difesa impermeabile.
La squadra di Castori non vince più, ma non perde neanche; i giri del motore si sono abbassati e la classifica ha cambiato aspetto. Il pari col Vicenza ha fatto scivolare il cavalluccio al quinto posto, con il sorpasso del Cittadella e l’aggancio del Venezia. Il secondo posto che vale la promozione diretta dista attualmente un punto, se il Chievo dovesse fare bottino pieno a Brescia i punti di ritardo diventerebbero quattro (con i clivensi a 42). Con la Spal che insegue a meno due e il Lecce a meno tre, i Castori boys dovranno guardarsi anche le spalle. L’obiettivo è quantomeno restare nel treno promozione. Non è affatto impossibile.
Ma cosa serve nel girone di ritorno, in termini di numeri, per poter dirsi certi di far parte della griglia playoff? Non esiste una ricetta, nè una tabella di verità assoluta. Si può spulciare però il recente passato. Partendo dalla stagione 2015/16, quella del ritorno in B della Salernitana, fino alla 2017/18 sono serviti un minimo circa di 60 punti per occupare l’ottava piazza, e un massimo di 75 per arrivare terzi. Numeri che si sono sensibilmente abbassati nelle stagioni 2018/19 e 2019/20 con un minimo di 50 punti a un massimo di 60. Cinque stagioni fa la classifica di fine campionato recitava, tolte Cagliari e Crotone promosse direttamente in massima serie come prima e seconda, dal terzo all’ottavo posto Trapani 73, Pescara 72, Bari 68, Cesena 68, Spezia 66, Novara 65. I siciliani allora allenati da Cosmi furono protagonisti di una gran rimonta dal decimo al terzo posto totalizzando nel girone di ritorno ben 44 punti, 35 quelli raccolti dal Pescara, 33 dal Bari, 36 dal Cesena. Importante fu la risalita anche dello Spezia, dal dodicesimo al settimo posto, con 40 punti guadagnati; 27 appena i punti raccolti dal Novara che scese da terzo, al giro di boa, ad ottavo. Proprio i piemontesi, all’epoca guidati da Baroni, incassarano tre ko di fila nei primi tre match del girone di ritorno.
Nel torneo 2016/17 furono promosse direttamente Spal e Verona, dalla terza all’ottava piazza c’erano Frosinone con 74 punti, Perugia con 65 punti, Benevento con 65 punti, Cittadella con 63 punti, Carpi con 62 punti e Spezia con 60 punti. I ciociari ne totalizzarono 36 nel girone di ritorno, il Perugia 35 (risalendo dal settimo al quarto posto), il Benevento e il Cittadella 29, il Carpi guidato da Castori 30. Ancora protagonista di una bella rimonta lo Spezia con 32 punti raccolti che gli permisero di salire dall’undicesimo all’ottavo posto. Proprio il Carpi dell’attuale tecnico granata fu protagonista di un inizio di girone di ritorno negativo con un pareggio e tre ko consecutivi nei primi quattro match. I biancorossi arrivarono però a giocarsi la finale playoff, poi persa contro il Benevento.
Nel campionato cadetto 2017/18 conquistarono la massima serie direttamente Empoli e Parma, con la classifica che vedeva dalla terza all’ottava posizione Frosinone a quota 72, Palermo a 71, Venezia a 67, Cittadella a 66, Bari a 65 e Perugia a 60. Nel girone di ritorno il Frosinone raccolse 35 punti, il Palermo 32, il Venezia 38, con una risalita dalla nona alla quinta piazza, il Cittadella 34, il Bari 33 e il Perugia 36 con gli umbri che risalirono addirittura dalla quattordicesima all’ottava posizione.
Due stagioni fa in Serie A approdarono Brescia e Lecce, rispettivamente prima e seconda. La classifica dal terzo all’ottavo posto recitava Benevento 60, Pescara 55, Verona 52, Spezia 51, Cittadella 51 e Perugia 50. I giallorossi di Bucchi raccolsero 31 punti nel girone di ritorno, 23 per il Pescara, 22 per il Verona, 25 per lo Spezia e per il Cittadella e 24 per il Perugia. Nelle prime quattro partite dopo il giro di boa Pescara e Verona iniziarono col piede sbagliato con tre pareggi e una sconfitta per entrambe. Gli scaligeri poi furono la terza promossa, battendo in finale playoff il Cittadella.
Al termine della scorsa stagione Benevento e Crotone sono state promosse da rispettivamente prima e seconda, con Spezia terzo a 61 punti, Pordenone quarto a 58 punti, Cittadella quinto a 58 punti, Chievo sesto a 56 punti, Empoli settimo a 54 punti e Frosinone ottavo a 54 punti. Nel girone di ritorno i liguri hanno totalizzato 34 punti, risalendo dalla settima alla terza posizione, il Pordenone 24, il Cittadella 29, il Chievo 30, rimontando dalla dodicesima alla sesta piazza, l’Empoli 31, con una gran rimonta dal quindicesimo al settimo posto, e il Frosinone 26. Rendimento negativo nelle prime quattro sfide dopo il giro di boa per il Pordenone: la squadra di Tesser infatti inanellò due pareggi e due ko.
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