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Pirola: “In Grecia la miglior stagione della mia carriera. C’è voluto coraggio, ma è stata la scelta giusta”

In occasione dell’inizio degli Europei Under 21 Lorenzo Pirola, ex difensore granata e capitano della selezione italiana, ha rilasciato delle dichiarazioni sui canali ufficiali della FIGC, parlando della stagione appena passata, che lo ha visto trionfare sia in campionato che in Coppa di Grecia, e della kermesse continentale, che prenderà il via il prossimo mercoledì.

La stagione appena terminata è stata la migliore della mia carriera. Ho giocato 35 gare e ho alzato al cielo due trofei – ha detto il classe 2002 -. Il mio non è stato un trasferimento usuale per un ragazzo di 22 anni. Ero reduce da una retrocessione con la Salernitana, il mercato qui in Italia era un po’ bloccato, poi mi si è presentata questa occasione. E’ stata la scelta giusta, ma c’è voluto coraggio. Ora mi trovo benissimo, al 99% resterò qui anche il prossimo anno. Atene è una bellissima città, ci sono il sole e il mare. Sembra di essere in Italia. Non ho imparato ancora bene la lingua, so dire solamente buongiorno e buonasera. Quando i miei compagni parlano in greco è impossibile capire cosa dicono“.

L’originario di Carate Brianza ha poi continuato parlando dei compagni di squadra in Nazionale: “Due anni fa ero un po’ più piccolo e non ero tra i leader, che erano i vari Tonali, Carnesecchi etc. Ora che mi sento leader di questa squadra posso dire che il nostro gruppo è compattissimo, dentro e fuori dal campo. In due anni non c’è mai stato un problema tra di noi e il fatto di stare bene insieme è fondamentale, forse anche più dell’aspetto tecnico, perché in campo devi avere la voglia di lottare per il tuo compagno“.

Sull’imminente impegno contro la Romania, nella prima partita del girone, Pirola ha detto: “Il primo match è forse il più importante, se vinci con la Romania poi magari riesci a qualificarti già con la Slovacchia. Se perdi, invece, devi fare sei punti nelle altre due gare. E’ vero, il calcio è strano e regala sempre sorprese, ma sulla carta preferirei arrivare già qualificato al match contro la Spagna. Noi siamo forti. Metto al di sopra di noi Francia, Inghilterra e Spagna, mentre al nostro livello Portogallo e Olanda“.

Per concludere l’ex Salernitana ha parlato degli errori fatti nella precedente edizione che non vanno ripetuti: “Eravamo più forti della Norvegia e della Svizzera, potevamo sicuramente andare avanti ma siamo usciti al girone. C’è stato il gol fantasma con la Francia che ci ha portato via un punto, poi con la Norvegia siamo andati sotto, si sono chiusi e non siamo riusciti a pareggiare. Non è come in campionato, che magari perdi e hai altre 37 gare per recuperare. Se sbagli una partita rischi di andare a casa ed è quello che purtroppo è successo a noi. Ora siamo carichi e stiamo spingendo molto in allenamento. Nessuno vuole perdere, anche nelle partitelle. Se a fine seduta stiamo pareggiando chiediamo al mister di continuare a giocare perché ognuno di noi vuole vincere. E’ importante perché siamo già entrati nell’ottica di voler vincere le partite. Giocando con le nostre idee e la nostra intensità possiamo mettere in difficoltà tutti. E abbiamo una gran voglia di portare a casa questo trofeo“.

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