Una settimana, quella che domani si concluderà con il derby tra Juve Stabia e Salernitana, ricca di eventi. A farla da padrona sicuramente la doppia decisione del GOS di negare la trasferta ai non residenti a Salerno per poi aprirla anche ai non possessori della Tessera del tifoso. Di questo e molto altro si è parlato ieri sera durante la trasmissione Amici Granata condotta da Eugenio Marotta sulle frequenze di TV Oggi. Tra gli ospiti della serata il direttore sportivo Gigi Pavarese che dalla sua esperienza, anche a Castellammare, ha voluto dire la sua sulla vicenda: “Hanno voluto la Tessera del Tifoso per cercare di schedare i tifosi. Sono sempre le società a pagare, hanno voluto i posti unici negli stadi, le barriere prefiltraggio. Capisco che ci sono delle priorità, ma non fino a questo punto, non puoi provare un tifoso di seguire la propria squadra in trasferta. Poi si fanno discriminazioni all’interno della tifoseria solo se è della città. Apprezzo moltissimo al presa di posizione da parte degli ultras, la scelta di non seguire la propria squadra del cuore è molto forte e dovrebbe far capire a chi è più in alto di ragionare di più“.
Un episodio simile con ripercussioni ben più ampie avvenne in occasione del derby con la Nocerina: “Quella cosa mi ha ferito tanto perché fui accusato di illecito sportivo, cose che sono lontane da me. Fa ancora male ed è una ferita ancora aperta. Il derby Nocerina-Salernitana ritornava dopo 40 anni, la Lega memore di quanto accaduto precedentemente tra Paganese e Nocerina aveva manifestato tutta la sua intenzione di creare un clima di amicizia, ero l’unico all’interno delle tre società a sostenere che non eravamo tutti pronti. Era noto che tra Nocera e Pagani ci fosse grande astio e Nocera e Salerno ugualmente. Ma la cosa più antipatica furono le minacce che arrivavano sui social e che si giocava nel giorno stesso inaugurazione delle luci d’artista. Si arrivò a questa decisione al giovedì pomeriggio e questo scatenò tutta l’ora dei tifosi della Nocerina che aveva il maggior numero di tifosi con tessera fatti i dovuti rapporti. Però la linea del questore fu rigida. Salvo poi quello che successe… la mattina. C’è un processo ancora in corso, che nasce dalla denuncia mia. Quel processo farsa in federazione poi.. quando non si accettó di ascoltare il Questore. Io e Fontana in quel caso fummo accusati di illecito sportivo. C’era comunque qualcuno che in quel caso ci ha giocato parecchio“.
Tornando al presente domani c’è una gara fondamentale per entrambe le formazioni: “La serie B è un campionato strano ma bello allo stesso tempo. Questa è una squadra che probabilmente riesce ad esprimersi meglio lontano dalle mura amiche. E fuori meritava molto di più. A Cremona ha deluso sicuramente. Comunque i derby sfuggono a qualsiasi tipo di pronostico. Non è una partita uguale alle altre e l’apporto della tifoseria è fondamentale ma è chiaro che il lavoro della settimana è importante in queste gare. Non credo che vedremo una bella partita però. Bisogna guardare la classifica con un occhio di riguardo e sono sicuro che un pareggio potrebbe essere giusto per entrambe“. Una Salernitana che fin qui ha dimostrato tanti pregi ma anche diversi difetti: “Cosa manca alla Salernitana dovete chiederlo a Fabiani e a Ventura. Ha un direttore sportivo molto valido, se la società gli darà la possibilità di rendere ancora più forte questa squadra, Salerno potrà auspicare ad un futuro roseo. Al di là di quelli che sono i discorsi su Lotito, credo che ci sia una bella lotta a livello organizzativo: pessima organizzazione.. credo che ci siano tutte le prerogative per cercare di fare il passo in avanti, dalla tifoseria al resto è Salerno merita di tornare alla posizione di classifica che merita”.
Su sponda gialloblu c’è invece una squadra che sta recuperando il terreno perso ad inizio campionato, con un tecnico che è riuscito a risollevare il morale di un’intera squadra: “Non sono i moduli importanti, si gioca sempre 11 contro 11. Caserta è riuscito a ridare alla Juve Stabia emotività e spirito giusto. In quella parte della stagione in cui le sconfitte ti fanno perdere le certezze lui è stato bravo anche grazie a Ferrara. Si tirerà fuori da questa situazione la Juve Stabia perché non merita questa posizione in classifica. Il Menti è un catino, sono molto legato a Castellammare anche per il mio passato. I giocatori avvertono la pressione dei tifosi, anche quelli avversari”.
Storie simili infine per l’ex Di Gennaro, ora in forza alle vespe, e Alessio Cerci. Entrambi con la maglia granata non hanno dimostrato il loro valore: “Storie completamente diverse, Di Gennaro nasce trequartista, poi ha cambiato. La Lazio gli fece un contratto importante senza mai mettere piede in campo. A Salerno ha pagato l’incertezza dei suoi ultimi anni, ha perso tutta quella verve e quella capacità anche a Castellammare. Cerci era di grande personalità e carattere, forte delle sue capacità fisiche e atletiche. Con Ventura era ritornato il Cerci di una volta. Ventura ha cercato di dargli nuovamente una possibilità per ritornare a quei livelli (Fiorentina). Per le sue qualità poteva giocare anche in serie A. Salerno può essere ancora il suo rilancio – ha concluso Pavarese – basterebbe poco infatti per arrivare all’altra sponda proprietaria. Penso che abbia tutto l’interesse e anche l’età giusta per ritornare in serie A”.
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