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Paulo day, c’è la famigerata deadline. Ago e filo, avanti col mister per ritrovare l’alchimia

A mezzanotte suona il gong che a questo punto è solo formale. È quello di chiusura della finestra di dieci giorni che, dopo un po’ di montagne russe, ha messo un po’ di pepe sull’inizio dell’estate granata in merito alla permanenza dell’allenatore. Depennato il Napoli dalla lista di possibili opportunità da valutare per Paulo Sousa, non sembrano esserci all’orizzonte altri club disposti a sborsare il milione di penale. Il trainer e la dirigenza si sono sentiti con regolarità negli ultimi giorni, condividendo il lavoro e la logistica pre-ritiro. Insomma, fine della parentesi di preoccupazione, comunque già scemata negli ultimi giorni.

Una settimana fa l’orientamento sembrava tutto al ribaltone e la Salernitana si era cautelata ascoltando candidature, raccogliendo curriculum, tra chi dava per scontata la permanenza del portoghese e chi invece preferiva andarci con i piedi di piombo dopo la conferenza del direttore sportivo De Sanctis. Proprio in quello stesso giorno, si consumava l’incontro Sousa-DeLa che si pensava potesse portare a un clamoroso divorzio dall’allenatore. Diversi segnali portavano a ritenere possibile un cambio di rotta da fonti vicine al club. Poi, il tempo che passa, le schiarite, le strade chiuse nella società scudettata, la voglia di non gettare tutto all’aria e adesso quella di ripartire, ricucire quel che c’è da ricucire soprattutto con la piazza.

Sembrava essere praticamente un ex e adesso si ricomincia da lui. C’è chi s’è sentito tradito e chi non ha giudicato male la legittima ambizione di Sousa quantomeno di ascoltare la proposta di De Laurentiis. La Salernitana diramerà un comunicato ufficiale per confermare il rinnovo dell’allenatore fino al 30 giugno 2025? Anche questo è in forse. Da un lato la linea è che “Sousa è sempre stato il nostro allenatore”, dall’altro va comunque detto che se non fosse stato per l’esercizio dell’opzione unilaterale da parte del club, l’avventura dell’ex centrocampista di Juventus e Borussia Dortmund sarebbe terminata già. Nel mentre c’è da osservare che proprietà e dirigenza hanno scelto il low profile dal punto di vista mediatico subito dopo l’annuncio di Rudi Garcia da parte del Napoli che, indirettamente, ha “tranquillizzato” sul prosieguo. Nessun commento tecnico e sulla faccenda, solo attendismo puro via via condito dai segnali di schiarita trapelati in modo informale. Una forma di autotutela con la clessidra sul tavolo. Da domani si attenderà con interesse anche la versione del patron che in questi giorni è più “operaio” che mai, dal fronte tecnico a quello finanziario, passando per le scelte di marketing, sponsor e soprattutto impiantistica: le decisioni sul centro sportivo entrano nel vivo e Iervolino non ha intenzione di fermarsi.

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