“Sono contento che il calciatore si sia ripreso abbastanza presto”, è il sospiro di sollievo dell’ex medico sociale della Salernitana (dal 1993 al 1999) Pino Palumbo dopo il malore accusato da Patryk Dziczek. “Voglio fare un elogio allo staff medico sia della Salernitana sia dell’Ascoli: i soccorsi sono stati celeri e non sempre si vede su un campo da calcio. I mezzi idonei per un soccorso rapido c’erano tutti e questo è stato importantissimo – aggiunge Palumbo, intercettato dalla nostra redazione – La Salernitana si sta muovendo benissimo dal punto di vista sanitario. Lo ha dimostrato in questa situazione specifica e anche nella gestione della problematica Covid. Non è solo questione di fortuna, ma anche di grande attenzione da parte della società”. Il centrocampista polacco ha già mostrato, sui social, grande voglia e carica per tornare quanto prima alla normalità. “Quando c’è una recidiva di un problema che l’atleta credeva di essersi messo alle spalle il trauma è davvero notevole. Psicologicamente non è facile e mi dispiace molto per un giocatore bravo e giovane. Non so bene la natura del problema, ma so che il calciatore ha fatto tanti accertamenti in precedenza”, aggiunge Palumbo. Un’analisi poi sull’iter che il calciatore ventiduenne dovrà seguire: “Dziczek ora andrà incontro ad un periodo di non idoneità temporanea. Aveva fatto già due volte le visite, dopo il primo episodio che si era manifestato in allenamento. Per l’idoneità sportiva esistono dei criteri, ben codificati, della Federazione medico sportiva italiana. In base alla diagnosi e agli esami strumentali che richiede, il medico deve attenersi a tali criteri per stabilire se il ragazzo è idoneo a tornare in campo o meno. L’iter dipenderà molto dalla diagnosi e dagli esami specialisti che richiederà. I tempi quindi non si possono stabilire, ad ora. Non si può dare però per scontato che non tornerà in campo già in questa stagione, prima di conoscere bene la causa del problema“.
L’ex medico granata poi allarga il discorso anche ad un altro calciatore granata, fermo ai box per un problema muscolare, ovvero Cristiano Lombardi: “Sicuramente sarà un problema per la Salernitana. Perdere due calciatori importanti come Dziczek e Lombardi è pesante. Sono due che in questa categoria possono fare la differenza. Per Lombardi è stato un problema diverso. Ma anche lui psicologicamente ha subito un contraccolpo, siccome si è infortunato per la quarta volta, in poco tempo, sempre nella stessa zona. Essendo un calciatore che punta molto sulla velocità e sullo scatto è chiaro che può andare più facilmente incontro a problemi di quel tipo. Da tifoso sono due ragazzi che apprezzo molto e mi auguro di rivederli presto in campo per darci una grande mano come nello scorso campionato. Magari andremo ai playoff e torneranno utili…”. Palumbo infine ricorda di essersi trovato nella situazione di dover soccorrere un calciatore in seguito ad uno scontro in campo. Successe venticinque anni fa con l’allora difensore del cavalluccio Mirko Cudini: “Ricordo che capitò una cosa simile a Mirko Cudini in un Salernitana-Palermo del 1996. Il calciatore però ebbe uno scontro, fu vittima di un trauma cranico e perse temporaneamente i sensi. Ovviamente era una situazione diversa, dove si conosceva la causa del problema. Cudini non ricordava nulla di quanto è successo, quindi non ebbe timore a rientrare in campo. Dovemmo solo aspettare che alcuni parametri fossero a posto. Per Dziczek è una situazione totalmente diversa, per capire le cause, e certamente più difficile da affrontare psicologicamente”.
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