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Palladino ritrova la Salernitana: in granata la consacrazione da attaccante

Diciassette anni dopo Raffaele Palladino ritrova la Salernitana, seppur da avversario: l’ex attaccante di Mugnano di Napoli affronterà i granata da allenatore del Monza nel match in programma allo U-Power Stadium (clicca qui per leggere l’articolo). Un incrocio col passato per l’allenatore dei brianzoli, il cui avvento in panchina ha decisamente risollevato le sorti del club caro a Silvio Berlusconi, con cinque vittorie in nove partite tra campionato e Coppa Italia.

La storia di Palladino e la Salernitana

Quella di domenica non sarà una partita come le altre per Raffaele Palladino: l’ex attaccante cresciuto tra Mugnano di Napoli, Benevento e Juventus, arrivò alla Salernitana nell’estate del 2004 su indicazione dell’allora direttore sportivo Antonio Imborgia in coppia con Benjamin Onwuachi col quale fece faville in Primavera. Quell’anno in granata rappresentò la sua consacrazione: quindici i gol segnati in trentanove partite nell’ultima stagione della Salernitana targata Aniello Aliberti. Un trampolino di lancio per una carriera con oltre 300 presenze e 50 gol tra Serie A e qualche breve parentesi in cadetteria.

Il ritorno mancato

Prima di appendere gli scarpini al chiodo, Raffaele Palladino è stato vicino a tornare a Salerno, da calciatore. Nella sessione invernale di calciomercato della stagione 2018/2019, il ds Fabiani valutò di ingaggiarlo per rinforzare il reparto avanzato: era svincolato, fermo da mesi e prossimo ai trentacinque anni. Le mire dell’ippocampo virarono su un altro profilo di esperienza come Emanuele Calaiò, anche se l’arciere faticò a trovare spazio e gol (appena due in dodici partite).

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