Pagellone Salernitana-J.Stabia: difesa horror, Simy delude ancora

SEPE 6 non ha responsabilità sulla rete di Adorante, vede arrivare più volte dalle sue parti gli avanti stabiesi che lo graziano fino al 75′ quando invece Candellone è implacabile. Chiude su Pierobon nel recupero.

BRONN 5 da braccetto sembra a suo agio in quanto può far valere il suo impeto e la sua aggressività negli anticipi. A palla scoperta, però, son dolori. Si perde Adorante nel finale, il numero nove stabiese è bravissimo a far da sponda per Candellone. Errore imperdonabile.

FERRARI 5 colpito duro in due circostanze in avvio di partita, sembra accusare e perdere lucidità. Si dimentica di Adorante che lo grazia sotto misura, ha grosse responsabilità anche nel raddoppio delle vespe. Nel finale termina addirittura da centravanti aggiunto, ma aggiungere confusione a confusione.

JAROSZYNSKI 5,5 per trequarti di gara è di gran lunga il migliore della retroguardia, il più generoso, il più presente, il più cattivo. S’immola su Adorante, quando serve usa le maniere forti. Si fa però trovare in ritardo su Candellone nel frangente del raddoppio stabiese. Dal 39′ st FUSCO 6 l’unico a meritarsi gli applausi dell’Arechi. Riesce in pochi minuti a fare ciò che a Simy non era mai riuscito, vale a dire difendere una palla spalle alla porta e servirla all’accorrente compagno per la conclusione.

STOJANOVIC 4,5 stavolta parte a destra, ma l’approccio è troppo soft. E’ l’ultimo uomo sui calci piazzati, non legge benissimo l’azione nella ripartenza del vantaggio delle vespe. Paga dazio anche in velocità agli esterni stabiesi che nella prima mezz’ora fanno il bello ed il cattivo tempo. Prestazione ampiamente insufficiente. Dal 39′ st VELTHUIS s.v.

AMATUCCI 6 tra i pochi a salvarsi in maglia granata, sicuramente il più continuo ed il più generoso in pressione. Duetta subito bene sulla trequarti con Verde. Testardo e un pizzico fortunato nel costruirsi l’azione del suo primo gol in granata.

MAGGIORE 5 al rientro dopo l’infortunio offre una prestazione sostanzialmente anonima in entrambe le fasi. Di testa anticipa Thiam che si salva con tanta fortuna Dal 18′ st HRUSTIC 5,5 l’ingresso lascia ben sperare, poi però si eclissa. Spara a lato l’ultima occasione della partita.

GHIGLIONE 5 Colantuono stavolta lo schiera a sinistra dove trova come dirimpettaio Floriani Mussolini, un autentico treno sulla fascia. E son dolori. Quasi inesistente il suo apporto in fase offensiva.

VERDE 5,5 dai e vai interessante con Amatucci e sinistro che mette subito in difficoltà Thiam. Si sacrifica in ripiegamento sulla ripartenza fulminea della Juve Stabia, ma è sfortunato perché dopo una serie di rimpalli è lui a tenere in gioco Adorante. Nella ripresa dialoga nello stretto con Ghiglione, prima impegna Thiam poi apre il compasso e sfiora il palo

SORIANO 5,5 sonnecchia per mezz’ora, poi ha la palla del pari ma sotto misura non inquadra lo specchio. Cicca il controllo sull’assist di Maggiore. Percussione interessante a metà ripresa, Varnier in tackle gli scippa la sfera al momento della conclusione. Dal 30′ st TONGYA 5,5 come nella precedente gestione tecnica, anche Colantuono gli cambia posizione dopo appena una manciata di minuti. Stavolta finisce addirittura esterno. Deve ritrovare lo smalto di inizio stagione.

SIMY 4,5 al solito volenteroso ma arruffone, presente ma sconclusionato. Ci mette lo zampone nell’azione del gol, ma perde ogni duello con Varnier. Dal 30′ st WLODARCZYK 5 fa leggermente meglio rispetto al compagno, ma nulla che metta seriamente in difficoltà la difesa di Pagliuca.

ALL. COLANTUONO 5 serataccia, la Juve Stabia passa e senza neanche rubare nulla. Il gol a freddo indirizza il match, mancava però un’eternità per rimetterlo a posto. La Salernitana invece si fa del male da sola, aggiungendo ai suoi endemici difetti, come l’inconsistenza del proprio centravanti, anche un approccio alla partita balneare ed una difesa a dir poco ballerina. L’Arechi fischia e come non potrebbe. L’unica cosa positiva è che il 2024, anno orribile per i colori granata, sia agli sgoccioli. Ma all’orizzonte s’intravede poco di diverso…