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Pagellone Salernitana-Bologna: tutti malissimo, si salva solo Simy

COSTIL 5,5. Il destro di Posch lo sorprende eccessivamente quando non trattiene palla sul vantaggio ospite. Poteva fare meglio. Fa quel che può sul raddoppio.

LOVATO 4. Seconda da titolare nella gestione Inzaghi, retropassaggio suicida sul raddoppio del Bologna. Gli tremano le gambe e l’effetto è dannoso. Esce tra i fischi del pubblico. Errore sicuramente pesante, ma non sarà certo tutta colpa sua se la Salernitana è nella melma. (dal 34′ pt TCHAOUNA 4,5. Entra e si fa subito ammonire. È l’unico momento in cui lo si nota in campo).

GYOMBER 4,5. Dopo la panchina di Firenze si riprende la maglia con l’obiettivo di mettere la museruola a Zirkzee. La doppietta del numero 9 ospite è tutto dire.

PIROLA 5. Scricchiola sugli inserimenti iniziali di Ferguson, scricchiola pure dopo.

MAZZOCCHI 4,5. Subito problemi con Saelemaekers. Prova a metterci garra ma l’ex milanista scappa dappertutto a lui e agli altri compagni. S’innervosisce e viene ammonito. Il giallo, oltre a una partita decisamente sotto tono, è condanna alla sostituzione. (dall’1′ st DANILIUC 5. Due minuti e quindici secondi, ammonito pure lui: Saelemaekers è incontenibile. Nel finale invece di tirare cerca un passaggio in area: spaesato).

LEGOWSKI 4. Un posto dal primo minuto gli mancava dal derby col Napoli, oltre un mese fa. Si danna, però il centrocampo del Bologna è superiore e lui è costretto a correre a vuoto. Sistematicamente in ritardo. (dal 18′ st MAGGIORE 5,5. Entra nel momento più difficile in cui è oggettivamente difficile emergere. ci mette senz’altro uno spirito migliore rispetto al compagno).

COULIBALY 4,5. Cerca subito il riscatto dopo l’opaca prestazione di Firenze ma non lo trova. È assente come tutti gli altri, in nettissima involuzione: se non funziona lui, lì in mezzo non può funzionare nulla.

BRADARIC 4,5. Meno timido del solito in partenza ma è solo un’illusione. Se Ndoye sembra non infastidire più di tanto è perchè i felsinei sono straripanti sul loro out mancino. Nella ripresa abbassa il livello, tanti errori.

DIA 5. Il rumore delle sirene di mercato, delle interviste sul suo conto, rimbomba per 40′ ed esplode due minuti più tardi quando il calcione di frustrazione su Saelemaekers evidenzia tutto il suo nervosismo. Sozza lo grazia, meritava l’espulsione. A inizio ripresa è più tranquillo e serve una gran palla che Ikwuemesi sciupa clamorosamente.

CANDREVA 5,5. Fa la mezzala in fase di non possesso. Distratto, svagato pure lui. Dopo il doppio svantaggio viene riportato sottopunta a sinistra. Non pervenuto ugualmente fino alla sponda intelligente che si trasforma in assist per Simy. Inzaghi lo tira fuori a 9′ dalla fine, proprio quando stava iniziando a dare qualcosa, lui s’innervosisce scalciando bottigliette.

IKWUEMESI 4. Stringe i denti dopo il pestone alla caviglia destra rimediato giovedì e va in campo a lottare dal primo minuto. In mezzo a Beukema e Calafiori non è facile, si destreggia come può. Talvolta rallenta il gioco. Spreca clamorosamente a inizio ripresa tentando presumibilmente di piazzarla con l’esterno destro a tu per tu con Skorupski. Un erroraccio che, dopo quello di Firenze, certifica anche il suo momento di scarsissima lucidità sotto porta: lì un bomber deve fare gol. (dal 18′ st SIMY 6. Si poteva dire tutto di uno che aveva oltre 30 gol in Serie A ma non che non potesse quantomeno dire la sua in questo contesto, con un minimo di fiducia e di allenamento. Almeno la riapre, si muove bene, cerca il velo e combatte).

ALL: F.INZAGHI 4. Cambia la settima formazione in altrettante partite sulla panchina granata e la sbaglia, alla luce dell’approccio anche peggiore rispetto a quello della precedente partita. Superpippo fa 3-5-2 e si consegna al Bologna con Candreva mezzala in fase di non possesso che fa vedere una Salernitana con un vero e proprio 5-3-2. Gli emiliani portano a spasso al guinzaglio la Salernitana facendola apparire quasi come una squadra di categoria inferiore: comandano il gioco, il palleggio, l’ardore agonistico e vanno meritatamente in vantaggio, poi fanno pure il secondo su un errore individuale. Accade tutto ancora una volta nei primi 20′. Dopo la mezzora l’allenatore cambia modulo. Tchaouna per Lovato sembra già mossa della disperazione: passa al 4-2-3-1 con il franco-ciadiano, Dia e Candreva dietro Ikwuemesi. All’intervallo apporta altre modifiche – Daniliuc per Mazzocchi – ma non cambia nulla. Errori su errori, movimenti sconclusionati. La disperazione dell’inserimento di Simy e Maggiore per Ikwuemesi e Legowski produce almeno il gol della bandiera col nigeriano. La sostituzione di Candreva rende il numero 87 nervosissimo. Col Sassuolo e la Lazio non era l’inizio di una svolta ma evidentemente solo un lampo nel buio. Se Firenze era un incidente di percorso, questo è un clamoroso segnale di resa (solo) alla quindicesima giornata.

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