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Pagellone Lecce-Salernitana: Bocalon provvidenziale, male Vitale. Akpa, che motorino!

MICAI 6. Fischiatissimo dai tifosi di casa (è un ex barese). Incolpevole sul gol, un paio di uscite a sbrogliare tutto, poi si distende provvidenzialmente sul rasoterra infido di Falco a metà ripresa. L’ex beneventano, però, piazza nell’angolino la punizione del 2-1: lui resta immobile. Glaciale e attento su Mancosu nel recupero.

MIGLIORINI 5. Perticone gli cede la più congeniale posizione di centro-destra. Va sull’essenziale ma quando gli avversari la mettono sulla rapidità sono tempi duri: atterra Mancosu, giallo sacrosanto a ridosso della mezzora. (dal 7′ st DI TACCHIO 5,5. Consente a Colantuono di cambiare spartito tattico in maniera decisiva. Uomo d’ordine, lontana la condizione fisica migliore).

SCHIAVI 6. Prova a tenere strette le maglie del reparto. Bene al 16′ quando guida la salita dei suoi e mette in fuorigioco Mancosu (che prende il palo). Male un quarto d’ora dopo quando frana ingenuamente su Pettinari al limite dell’area, regalando una pericolosa punizione al Lecce. Meglio col passaggio alla retroguardia a 4. Fondamentale intervento al 75′ su Pettinari, con cui non perde occasione per battibeccare.

PERTICONE 6. Falco è cliente scomodo dalle sue parti, non sempre lucido. Si adatta lui stavolta sul centro-sinistra, ci mette esperienza nelle situazioni difficili. Si trova a dover fare l’assistman su un contropiede ben orchestrato da Bocalon nella ripresa, non è il suo mestiere.

CASASOLA 5,5. Affonda poco nella prima frazione, di più nella seconda. Ci mette cuore ma nei cross è sovente impreciso. Dalle sue parti Calderoni viaggia poco.

AKPA AKPRO 6,5. Il solito motorino, si becca le randellate di Scavone quando prova a ripartire. Recupera da centometrista su Falco (25′) lanciato a rete e guida l’unica ripartenza pericolosa del primo tempo. L’unico ad avere il cambio di passo in mediana. Ingenuo fallo quasi alla giuntura tra fondo e lato corto dell’area.

DI GENNARO 6. Soffre Mancosu tra le linee, Liverani lo ingabbia. Colantuono ne avanza il raggio d’azione dopo 30′ ed è suo il primo tentativo verso la porta di Vigorito a sei dall’intervallo, dalla distanza. Fatica a prendere per mano la squadra ma è sua la pennellata al bacio per l’1-1 firmato Bocalon (33′ st PALUMBO sv).

CASTIGLIA 6,5. Al pronti-via sbaglia un appoggio all’indietro da brividi. Parte compassato, in ritardo su Petriccione in occasione della giusta ammonizione beccata nel primo tempo che lo limita tanto nel prosieguo. Nella ripresa qualche inserimento in più, cresce alla distanza. Quindici minuti finali da trequartista, coronati dal gol del 2-2 da opportunista in area di rigore.

VITALE 4,5. Ci mette lo zampino su entrambi i gol subiti. Perde Mancosu in area in occasione del vantaggio salentino e commette il fallo su Chiricò da cui nasce la punizione vincente di Falco. In avanti, non pervenuto: le sue zolle di competenza sono malmesse nel primo tempo ma non può essere un alibi. Nel computo, anche un evitabile giallo.

JALLOW 5. Si muove alla ricerca di palle giocabili, ne trova poche e distanti dall’area di rigore. Le tiene quel secondo di troppo tra i piedi, pure. Lontano parente del calciatore ammirato l’anno scorso a Cesena (dal 6′ st BOCALON 7. Come col Palermo, entra con l’atteggiamento giusto e cambia la partita. Si dà da fare, parte in ripartenza, sgomita e trova il gol del pari con la complicità di Vigorito. Propizia, infastidendo la difesa leccese, anche il gol del 2-2).

DJURIC 5,5. Ne becca pochissime. Due sponde nella prima frazione su rimesse laterali, tutte non sfruttate. Non gli manca la generosità nel rincorrere gli avversari, non proprio la specialità della casa. Reclama per una trattenuta in area ai suoi danni. Tanto sacrificio per la squadra ma ci si aspetta di più.

ALL: COLANTUONO 5,5. Parte col 3-5-2 e finisce col 4-3-1-2. In mezzo, un po’ di 3-4-1-2. Tanti cambi ma ha il merito di provarle tutte per riequilibrare il match, inserendo un Bocalon voglioso. La Salernitana aveva accusato il colpo con la partenza sprint del Lecce e relativo gol del vantaggio. Dopo 30′, allora, il passaggio al 3-4-1-2 con Di Gennaro dietro le punte. Poco sensibili i miglioramenti, a inizio ripresa la nuova modifica all’assetto con l’ingresso di Bocalon per uno spento Jallow e Di Tacchio per Migliorini, passando al 4-3-1-2. Il Lecce aspetta, la Salernitana decolla negli ultimi 20′ di gara: decisivo il cambio di Bocalon che pareggia i conti e tiene alta la pericolosità offensiva anche nel finale. “La vera Salernitana si vedrà dopo le prime 4-5 giornate”.

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