MICAI 6,5. Dopo l’erroraccio nel derby, scende in campo abbastanza tranquillo. In controtempo sul primo gol ascolano, attento nelle occasioni in cui viene chiamato in causa soprattutto con traversoni dalle fasce. Salva il risultato al 26′ della ripresa con un paratone su Cavion. Avrebbe potuto evitare l’uscita spericolata al 90′ al limite dell’area, in cui si scontra con Migliorini (che era sul pallone).
PERTICONE 6,5. L’unico che tiene a galla la distratta difesa granata nel quarto d’ora iniziale di blackout. Senso della posizione ed esperienza ma a inizio ripresa c’è lui su Beretta che fa il 2-3 da distanza ravvicinata. Lascia il campo anzitempo in barella per un duro colpo alla caviglia destra (dall’11’ st MANTOVANI 5. Entra a freddo, in bambola sulle triangolazioni nella sua zona)
MIGLIORINI 6. Pronti-via, regala palla all’Ascoli con un passaggio suicida all’altezza della metà campo che origina il vantaggio marchigiano. Difesa stranamente larga, quando esce dalle sue zone viene ridicolizzato in velocità da Frattesi. Sua la traversa che si trasforma in assist per l’1-2 di Casasola.
GIGLIOTTI 5,5. Ninkovic se lo beve in scioltezza per l’1-0. In affanno quando dalle sue parti capita Ciciretti, più agevole il controllo di Ganz. Nella ripresa non migliora. Litiga con Ganz, ammonizione evitabile.
CASASOLA 7,5. Sfrutta il rimpallo della traversa per confermarsi il miglior marcatore della rosa, uomo da trasferta, ricordando Palermo. Il Del Duca lo fischia – rimembrando l’esultanza polemica dello scorso anno – e lui si gasa, scavallando furiosamente sulla fascia e mettendo cross pericolosissimi. Esce per un problema fisico (dal 27′ st PUCINO 6. Entra concentrato. Da un suo calcio di punizione nasce l’indecisione di Milinkovic Savic che “rischia” di far segnare Vuletich)
MINALA 4,5. Ancora non è al top e si vede. Compitino assoluto nei primi 45′, facilitato anche da un Ascoli che scompare dal campo dopo il primo quarto d’ora. In difficoltà nella ripresa, quando l’Ascoli si risveglia. Guadagna l’ormai consueto cartellino giallo, il quarto in cinque presenze, che lo proietta in diffida.
DI TACCHIO 6,5. Si preoccupa più di tagliare che di cucire. Nei primi 45′ è impreciso nell’impostazione, duro nei contrasti. Forse troppo, più di una scaramuccia per lui (un ex di turno) in mezzo al campo. Meglio nella ripresa, lotta e giganteggia in mediana.
LOPEZ 6,5. Un giallo di irruenza al quarto d’ora, poi progressivamente cresce. Dalle sue parti Laverone non trova spazi in fase di spinta. Più di una volta supera pericolosamente la linea mediana e sfiora addirittura la rete dell’1-4 a pochi minuti dall’intervallo con un puntuale inserimento in area.
MAZZARANI 5,5. Addirittura a Carpi con Colantuono l’ultima da titolare, prima di oggi. Sfiora il gol del pareggio al 9′ con un bell’inserimento su cross di Casasola. Se la gioca nel primo tempo, poi progressivamente scompare. Peccato per l’incomprensione al 38′, quando ostacola Calaiò in area mentre stava per battere a rete.
JALLOW 7. Ci mette impegno, non è egoista come nelle precedenti apparizioni. Assente (o quasi) per 40′, poi – senza la pressione di uno svagatissimo Brosco – realizza il gol dell’1-2 e si accende. Nella ripresa – spesso senza contrasti decisi degli avversari, va detto – vanifica più volte occasioni e ripartenze. Un paio di sponde interessanti, poi al 21′ mette un pallone al bacio per Vuletich ma l’argentino è in ritardo. Chiude il match vincendo caparbiamente un rimpallo con Padella e sigla la sua personale doppietta.
CALAIO’ 7. Riassapora una maglia da titolare a distanza di quasi nove mesi e impiega una dozzina di minuti per timbrare il cartellino da vero opportunista, proprio nello stadio dove l’aveva fatto l’ultima volta, a marzo. I movimenti sono quelli dell’attaccante vero, anche nel venire incontro alla manovra dei compagni. Dà tutto, esce dopo un’ora di gioco, come probabilmente concordato, vista la lunga inattività (dal 15′ st VULETICH 4,5. Non giocava dal 1 dicembre a Cittadella. In ritardo, nonostante, la scivolata, su un’imbeccata di Jallow. A 5′ dalla fine getta alle ortiche una corta ribattuta di Milinkovic Savic da distanza ravvicinatissima. Nel recupero, sul 2-3, divora pure un altro gol a tu per tu con il portiere avversario. Si impegna tanto ma un attaccante non può essere così impreciso in zona gol).
ALL: GREGUCCI 6,5. Sarebbe bastato diluire le tante azioni create ad Ascoli nelle precedenti partite per vedere, forse risultati diversi. Ci mette del suo la difesa ascolana più che ballerina, è vero, ma la Salernitana riparte bene e con efficacia per tutta la partita. Paga la decisione di aggrapparsi a Calaiò dal primo minuto, nonostante le condizioni fisiche dell’Arciere non siano delle migliori. Sceglie Mazzarani e non Rosina per rimpiazzare Andrè Anderson, quest’ultimo escluso per “un affaticamento muscolare rimediato con la Nazionale U20”, come comunicato dalla Salernitana. Fatto sta che il giocatore aveva regolarmente svolto la seduta di rifinitura. Da rivedere la difesa in occasione dei gol: parte troppo larga, le cose si aggiustano con lo scorrere dei minuti.
Marco da Milano
16/02/2019 at 20:10
4,5 a Minala e Vuletich non si può vedere.
Io ho visto un’al Partita.