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Olivi a R.Alfa: “Costretto a lasciare Salerno, è stata una seconda casa. Col Pescara gara tattica”

di
Paolo Siotto
- 29 Dicembre 2018 alle 08:49

Doppio ex del match che andrà in scena domani all’Arechi tra Salernitana e Pescara, Samuele Olivi oggi veste la maglia de La Fiorita, formazione di San Marino, ma nel suo futuro vede una carriera da allenatore. Domenica intanto seguirà con attenzione il match dell’Arechi: “Sarà una partita molto tattica – Ha dichiarato Olivi a Radio Alfa – Conosco Gregucci e Pillon, sono due allenatori dai caratteri diversi ma preparano la partita in maniera simile. Entrambi mi hanno dato molti spunti positivi per un domani da allenatore. Ora mi diverto a giocare ancora, finché reggono le gambe scendo a divertirmi in campo. Non è facile immaginare di lasciare il campo di gioco”.

Arrivati quasi a metà stagione, la Salernitana non è riuscita ancora a trovare la giusta alchimia in attacco: “Fa pochi gol, ha un reparto difensivo importante con giocatori esperti e di categoria. Dipende anche da come lavori, la Salernitana arriva da un periodo difficile ma i giocatori ci sono, basta trovare l’amalgama giusta e so che Gregucci lavorerà molto sulla fase difensiva. Mi dispiacque lasciare Salerno, fui costretto per motivi societari e il mio cuore pianse parecchio, Salerno per me è stata una seconda casa, mi ha fatto crescere sotto tutti i punti di vista”. Olivi ricorda poi la sua esperienza in granata: “Ho tanti ricordi, faccio fatica a sceglierne uno. C’era una incredibile unità d’intenti, anche dalle sconfitte provavamo a portare a casa qualcosa di positivo, c’erano tanti compagni esperti che mi hanno insegnato tanto. L’unico giocatore che mi ha lasciato qualcosa di più è stato Bombardini, un trascinatore incredibile”.

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