Connect with us

News

Nuovo Arechi, reazioni a catena. Milan a De Luca: “Noi non consultati, mantenga promesse. La nord? Basta teatrini, non molliamo”

La Salernitana non resta ad osservare e dopo due giorni di riflessione che seguono la presentazione del faraonico progetto di ristrutturazione completa dello stadio Arechi operata dalla Regione Campania con Vincenzo De Luca in testa, ecco la replica. Il club granata, invitato alla conferenza stampa, non ha presenziato. L’amministratore delegato Maurizio Milan ha rilasciato dichiarazioni al Mattino e a La Città oggi in edicola per mettere in chiaro l’opinione della società. Trasuda fermezza, distanza e voglia di affermare un ruolo nella questione in cui, stando alle parole del dirigente, il club si è sentito messo da parte.

De Luca svolga il suo ruolo di amministratore pubblico in maniera diligente, efficace e trasparente, perché concordiamo con lui che lo stadio sia un bene della città di Salerno. Rispondiamo che in pieno spirito collaborativo saremo spettatori non passivi ma attivi per vedere se le promesse saranno mantenute nei tempi e nei modi che il governatore ha detto, le affermazioni dell’amministratore delegato. Iervolino è intenzionato ad andare fino in fondo alla questione nata ormai un anno fa, con il progetto di restyling immaginato dalla stessa Salernitana nell’ambito di un accordo di concessione ultradecennale mai arrivato. L’amministrazione comunale nei mesi successivi ha infatti virato sul discorso del rinnovo della vecchia convenzione con un 6+6 e l’intervento della Regione per la ristrutturazione. Alla firma dell’accordo vi furono parole dolci a Palazzo di Città fra le parti ma arrivarono subito “la parziale soddisfazione” del presidente granata e poi i tanti botta  e risposta culminati in quell’eloquente “a Salerno è tutto tremendamente difficile” pronunciato dal numero uno della società granata a Rivisondoli. E poi l’escalation degli ultimi giorni. Insomma, tra la Salernitana e le istituzioni è ormai scoppiata una vera e propria battaglia che rischia di avere sfondi finanche più politico-economici che sportivi.

La vicenda Curva Nord è stata parte importante della querelle tuttora in corso. Giovedì mattina potrebbe avere un nuovo sussulto. “Abbiamo inviato una pec a Prefettura, Questura e Comune con cui chiediamo la convocazione di un tavolo tecnico. Per la Nord non molliamo di un centimetro. Riteniamo che con lo sforzo di tutti, possa essere restituita ai tifosi della Salernitana. C’era un progetto e lo abbiamo integrato e arricchito: la Lega Serie A è al nostro fianco e sarà con noi nell’incontro istituzionale. A questo punto vorremmo aver noi la regia di questa partita visto che siamo stati finora solo consultati. Nodi ordine pubblico? Salerno è città civile, non abbiamo una curva di teppisti. Vorremmo chiedere anche che sia costantemente aperta la Metro: scandaloso sia stata chiusa durante alcune partite. Apriamo un tavolo per arrivare almeno alla prima di campionato con un Arechi che sia il più possibile funzionale e aperto a tutti. Il Comune ha fatto delle cose molto a rilento ma con lo sforzo di tutti potremo aprire la Nord: abbiamo stimato un danno di circa un milione. Non vorremmo arrivare alla citazione: va bene il dialogo ma ora capiamoci, basta teatrini“, le parole sulla questione di Milan, che svela anche come venerdì abbia intenzione di sentire la tifoseria organizzata pur chiamata in causa da De Luca in merito alla scelta di dove e come affrontare l’eventuale periodo di lavori al Principe degli Stadi. Un modo per sottolineare come il dialogo con chi paga il biglietto e l’abbonamento spetti principalmente all’ippocampo.

Milan è perentorio: “Ci saremmo aspettati di essere consultati prima della conferenza di presentazione del progetto. Non abbiamo avuto alcun carteggio su tempi e modi di realizzazione. Abbiamo sentito parlare di migrazione in altri stadi ma nessuno ci ha chiesto un parere. Mi auguro parta un confronto operativo. Fin qui sono stati incontri di dialogo. Non possiamo dire che andremo a Bari, Benevento o al Vestuti se non sappiamo per quanto tempo. La riqualificazione del vecchio stadio di piazza Casalbore sarebbe una grande operazione iconica: significherebbe non solo ricordare la storia ma riappropriarsene per il bene di una città in ginocchio dal punto di vista delle strutture sportive. C’è da studiare la fattibilità: la Lega potrebbe anche approvare in deroga le gare al Vestuti senza ospiti per un anno ma poi occorrerebbe rifare terreno di gioco, illuminazione, riqualificare la tribuna che non può essere abbattuta e che al momento è inagibile. L’operazione andrebbe fatta a prescindere ma solo per rifare il manto erboso servirebbero cinque mesi”.

La priorità della Salernitana è il centro sportivo. Andrà a Pontecagnano Faiano nei terreni attualmente occupati dal complesso turistico del Quadrifoglio: “Stiamo scrivendo gli ultimi accordi per 200mila mq, investimento che oscilla da 60 a 80 milioni di euro, dialogo costante con i privati. Tempi? Due anni da quando si riceve autorizzazione a costruire”.

 

1 Commento

1 Commento

  1. Alessandro

    30/07/2023 at 10:36

    E dal 2011 che le istituzioni fanno chiacchiere e basta…si vergognassero.

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News