Connect with us

News

Nostalgia Stendardo: “Salerno indimenticabile! Colantuono valore aggiunto, è ottimista e crede nei playoff”

Il paradosso di Colantuono: il punto di forza della Salernitana è la difesa, il reparto con più problemi è la difesa. La Salernitana torna in campo dopo la sosta con 3 difensori disponibili, le scelte saranno obbligate. Schiavi dovrà scontare il primo dei tre turni di squalifica, al suo posto giocherà Migliorini: difensore alto, forte fisicamente, abile di testa. Un identikit che potrebbe anche far pensare a Guglielmo Stendardo, ex roccioso centrale difensivo che a Salerno ha giocato e ha fatto molto bene. Stendardo arrivò a Salerno giovane, a soli 22 anni. Fu il migliore in una stagione disastrosa per i granata, quella 2002/2003: ultimo posto e retrocessione. Stendardo però si mise in mostra, segnò quattro gol e da Salerno iniziò la sua scalata verso la A. Prima, però, esperienze a Catania e Perugia dove fu allenato da Stefano Colantuono: “Bei tempi – ha detto un nostalgico Stendardo ai microfoni di Radio Alfa – A Salerno ho giocato due anni prima di arrivare in Umbria in un periodo particolare, fu un’annata disastrosa dopo l’esonero di Zeman e l’arrivo di Varrella. Però ho conosciuto la città di Salerno e mi diede modo di rilanciarmi. Mi è dispiaciuto andar via, ma dopo Salerno andai a Catania e Perugia con Gaucci. Quel Perugia era una squadra importante con Colantuono alla guida, una squadra molto forte che poteva vantare calciatori come Mascara, Sedivec, Ravanelli. Perdemmo in finale playoff, poi fallimmo così come il Torino che ci aveva battuto. Per me fu comunque un campionato positivo perché poi andai alla Lazio e ho iniziato una carriera in Serie A con Lazio, Juve e Atalanta”. Pure a Bergamo col tecnico di Anzio.

La storia di Stendardo calciatore è nata però con la maglia granata: “Fu una stagione negativa per i risultati, la squadra soprattutto nell’andata aveva compromesso la sua classifica. Al ritorno però con Varrella, di cui ho ottimi ricordi non solo come allenatore, la squadra ebbe una reazione. Purtroppo la classifica era difficile, però il pubblico apprezzò il nostro modo di chiudere il campionato dignitosamente. Ebbi la fortuna di fare 4 gol, capitano le annate che ti gira tutto bene. Ricordo Salerno come una delle parentesi più significative della mia carriera, mi dispiacque un sacco lasciare squadra e città”.

Inevitabile per Stendardo spiccare il volo, fondamentale per la sua formazione i consigli di Stefano Colantuono: “Ho avuto la fortuna di essere allenato dal tecnico della Salernitana. E’ un allenatore istintivo ma molto preparato, in un campionato equilibrato e difficile come la Serie B di oggi è il valore aggiunto per la Salernitana: ha esperienza e sa come tirare il meglio dai suoi giocatori. La squadra secondo me è costruita per ottenere i playoff, ho visto recentemente il mister che è ottimista e ci crede. La Salernitana con l’aiuto dell’Arechi può ottenere il massimo obiettivo”. E se contro il Perugia non ci sarà Schiavi, nessun problema: “Migliorini è un calciatore più fisico, l’ho seguito all’Avellino. I due si somigliano molto, sono equivalenti. Non credo che Colantuono possa avere problemi in quella zona di campo. Ho avuto la fortuna di giocare con Schiavi, è un calciatore esperto e molto affidabile. Lotito? Un carattere vulcanico. Nonostante qualche momento negativo, alla Lazio ho vissuto belle stagioni. Abbiamo giocato la Champions e io credo che anche le difficoltà siano servite per formarmi”.

Oggi Stendardo si è ritirato dal calcio giocato, è diventato avvocato e ha ottenuto una cattedra in Diritto allo Sport alla LUISS. Inevitabile un commento sulla B a 19 squadre: “Però sono un avvocato principiante – precisa Stendardo – Avendo giocato tanti anni credo di poter manifestare un’esperienza pratica, quella degli spogliatoi. Dal punto di vista giuridico lo scorso campionato ha visto quattro squadre retrocesse, poi ci sono stati tre fallimenti e allora il format a 19. Un qualcosa di imprevedibile, ci sono stati dei ricorsi poi è intervenuto il Collegio di Garanzia che li ha dichiarati inammissibili. Il Tar del Lazio ha prima emanato e poi revocato un decreto fino a che non è intervenuto il governo che ha demandato al Tar la decisione: da oggi in poi se ne occuperà solo il Tar del Lazio. Aspettiamo martedì che ci sarà la prima pronuncia, questa è stata l’estate delle istanze cautelari, abbiamo dato un‘immagine bruttissima al mondo esterno. Il nostro calcio ha bisogno di una rivoluzione culturale, le regole sono chiare ma tante volte vengono messe in discussione. Mi auguro venga fatta chiarezza perché i tifosi devono essere tutelati”.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News