Nicola ritrova Bohinen: un ‘sacrificato’ in mediana, ma Vilhena può essere jolly

Il rientro di Emil Bohinen potrebbe mutare il centrocampo della Salernitana. La certezza è rappresentata dal fatto che l’ex CSKA Mosca agirà al centro della mediana disegnata da Davide Nicola con due mezzali ai suoi lati. Inamovibile, per rendimento e caratteristiche, Lassana Coulibaly, unico giocatore “di rottura” a differenza di elementi come Maggiore e Vilhena che fanno di qualità e dinamismo i loro punti di forza.

Proprio la scelta della mezz’ala sinistra potrebbe spingere il tecnico granata a sacrificare (facendoli comunque ruotare nell’arco della partita) uno dei giocatori maggiormente impiegati fino a questo momento: Vilhena, al pari di Fazio, è il calciatore di movimento ad aver giocato di più in questa stagione con 630’ all’attivo. Maggiore, titolare inamovibile dalla sfida con l’Udinese, ha raccolto 512’ in campo, lasciando il terreno di gioco nel finale contro Empoli e Juventus a differenza dell’ex Espanyol, mai sostituito da Davide Nicola.

Dati, numeri e indicazioni che lasciano il tempo che trovano: non è detto, infatti, che nello scacchiere tattico ideale del tecnico Nicola possa essere l’ex Spezia il giocatore sacrificato, anzi. Per far rifiatare Candreva, Mazzocchi potrebbe essere spostato a destra, con Vilhena pronto ad agire come esterno sinistro, ruolo già ricoperto nella seconda frazione di gioco del match con la Sampdoria, quando il centrocampista olandese trovò anche il gol dopo una bellissima combinazione con Coulibaly. Insomma, le alternative non mancheranno, soprattutto se Nicola dovesse optare per un centrocampo a due in caso di passaggio al 4-4-2 o ad un modulo che preveda l’utilizzo di due elementi nella zona nevralgica del campo. Una soluzione tattica interessante, ma da valutare, dato che lo scorso anno Bohinen e la Salernitana iniziarono a girare propri col passaggio al 3-5-2 con il norvegese in cabina di regia.