Nicola e Cannavaro salvi. L’ex granata: “Una delle mie salvezze più belle per estetica”

Crotone, Genoa, Torino, Salernitana e ora Empoli. Davide Nicola si è confermato mago delle salvezze al fotofinish con i toscani. Stavolta deve dire grazie a Mbaye Niang e a una Roma un po’ distratta nel recupero per la vittoria finale. Naturalmente, l’impatto del biondo trainer sulla panchina azzurra è stato come al solito travolgente: dei 36 punti totalizzati in stagione dalla squadra, ben 23 sono stati portati a casa da lui in 18 partite.

“La salvezza ad Empoli è stata una delle più belle per estetica di gioco, voglia di crederci fino alla fine. In partite del genere può andare bene o male, sono felice per quanto fatto, per i miei ragazzi e per la società ma sono consapevole che anche altri avrebbero potuto rendere così. Questa è stata una salvezza coraggiosa, abbiamo giocato per far vedere che avevamo delle idee e il coraggio di metterle in pratica. – ha detto l’allenatore ex granata a fine partita – Bisogna essere tanto felici quanto umili. Non avrei cambiato l’opinione sul percorso della mia gestione se fossimo retrocessi, siamo la quarta o quinta miglior difesa dal mio arrivo. Il gruppo è eccezionale, i ragazzi si sono trovati chimicamente bene assieme e hanno voluto crederci fino alla fine, nonostante fossimo arrivati non al massimo perché alcuni giocatori avevano problemi. Quando ti salvi o retrocedi per un punto è chiaro che la lotta è stata tosta. Il merito va a tutte le squadre, anche a chi non ha potuto gioire alla fine perché il suo campionato l’ha fatto con grande convinzione”.

Anche Fabio Cannavaro, tecnico dell’Udinese, tira un sospiro di sollievo: “Finale difficile, giocare certe partite ti obbliga a dare tutto. Sapevo che dovevo far capire ai giocatori che dovevamo pensare solo a noi stessi e non agli altri campi. Il tempo per me era poco, è stata una full immersion continua. Mi è dispiaciuto per Di Francesco che è un amico”.