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Natale granata: Mezzaroma più vicino, Lotito desaparecido (tra politica e l’Arabia…)

Più Mezzaroma che Lotito nell’ultimo periodo, anche se l’Imperatore Claudio conta sempre di più – e tanto – nelle decisioni strategiche in chiave Salernitana. Che si avvicina al giro di boa e al conseguente mercato di riparazione che dovrà portare più qualità alla squadra, come lo stesso Ventura ha lasciato intendere a chiare lettere.

Nella giornata di ieri, en plein per Marco Mezzaroma, presente a ben tre eventi in rappresentanza della proprietà granata: dapprima la visita ai piccoli degenti del Ruggi, poi l’inaugurazione dello store ufficiale in centro città e in serata la cena sociale natalizia, in cui ha preso brevemente la parola per gli auguri di rito a squadra, staff, tecnici e dirigenti del settore giovanile, nonché sponsor e istituzioni. Lotito, che in passato – soprattutto quando la squadra scalava le categorie inferiori e vinceva i tornei di Serie D, Seconda Divisione e Prima Divisione – è rimasto a Roma, disertando l’evento. Lui che è stato – assieme al ds Fabiani – tra i principali destinatari dei cori di contestazione della curva nelle ultime settimane.

Salerno, insomma, da oasi felice (con tanto di passeggiate in città per la processione di San Matteo o semplicemente per ammirare Luci d’Artista) a luogo irto per l’imprenditore capitolino. Tutto nel giro di tre anni, anche meno. Un patrimonio di autorevolezza che si è dissolto a causa di risultati altalenanti, stagioni fotocopia, continui cambi di tecnici e – in generale – una distanza che ha pesato e sta pesando, alla lunga, soprattutto senza i risultati di qualche anno fa. Per Claudio Lotito, Salerno in questo momento occupa apparentemente un gradino secondario. C’è sempre, ma al telefono. “Ci sentiamo costantemente”, ha detto Ventura prima di Salernitana-Crotone, sottolineando il rapporto di fiducia e il suo ruolo che va ben oltre quello di un semplice allenatore. Lotito è preso da altro, al momento, occupato com’è sul fronte della politica del calcio. Ma resta il collante più forte tra la Salernitana e il suo attuale allenatore.

Domani ci sarà un Consiglio Federale straordinario per valutare la delicata situazione della Lega Serie A, dove da poco è stato nominato Mario Cicala come commissario dopo le dimissioni di Micciché. Ma Cicala, ex magistrato torinese classe 1941 che lo scorso 3 ottobre fu nominato presidente dell’organismo di vigilanza Figc, è anche molto vicino a Lotito. Troppo, secondo numerosi presidenti di massima serie che non fanno fronte comune con lui. Come sottolineato anche dalla nostra redazione tempo addietro (clicca qui per leggere l’articolo), infatti, Cicala è stato da poco nominato anche membro supplente del Consiglio di Sorveglianza della SS Lazio per il triennio 2019/2022. Una carica evidentemente incompatibile col ruolo di commissario della Lega Serie A. Prima ancora che sia lui a dimettersi (“Non sono mai stato effettivo nel consiglio della Lazio”, ha provato a giustificarsi secondo Repubblica, nda) sarà la Figc stessa domani a rimuovere Cicala. Gravina, presidente federale, a quanto pare era all’oscuro del ruolo. Una faccenda che porterà ulteriori grane a Lotito, che sarà poi portato alla politica del calcio… internazionale, tra pochi giorni, visto che la sua Lazio andrà a giocarsi la Supercoppa Italiana a Riyad, in Arabia Saudita. Stamani il presidente biancoceleste ha presenziato a un’iniziativa di promozione del territorio laziale allo stadio Olimpico, proprio in previsione della lunga trasferta araba. Il logo della Regione Lazio sarà stampato sulle maglie di Immobile e soci.

E Salerno? Ieri Vincenzo De Luca, governatore della Campania – a proposito di rapporti con l’ente regionale – non si è visto alla Stazione Marittima, dove pure era stato invitato in occasione della cena sociale natalizia della Salernitana. Vi si è recato il figlio Piero, parlamentare. Il padre era ufficialmente impegnato a Napoli contemporaneamente (dalle 20 alle 22) per un evento con l’ordine dei farmacisti. Chiaramente diversi gli equilibri, rispetto a Roma, con dei rapporti da ricucire con le istituzioni, soprattutto quella comunale. Si va verso la scadenza delle convenzioni d’uso (stadio e campo Volpe), ma soprattutto verso la seconda metà di un campionato che tutti, ma proprio tutti, in estate chiedevano che fosse importante. “Salerno merita rispetto”, urlava il 19 giugno lo stesso Vincenzo De Luca dal palco di piazza della Concordia per i festeggiamenti del centenario. Lotito – al netto del pur chiaro e inequivocabile comunicato di aprile – è l’unico ad aver parlato apertamente di Serie A. Cosa attendersi sotto l’albero di Natale?

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