Prestazione sufficiente e senza grandi sbavature quella di Francesco Cosso della sezione di Reggio Calabria. Il fischietto calabrese, chiamato a dirigere una gara piena di episodi da moviola, gestisce bene quasi ogni situazione, aiutato anche dal Var. Unica nota dolente della sua partita la mancata espulsione di Davis al 90′.
Primo Tempo
Al 10′ Abankawah trattiene la maglietta di Soriano, lanciato verso la porta da un passaggio di Jaroszynski, che, però, non sarebbe arrivato a destinazione. Il direttore Cosso fischia ugualmente il calcio di punizione in favore della Salernitana tra le grandi proteste del numero 21 granata, che avrebbe voluto un’ammonizione ai danni del difensore friulano. Al 12′ giusto il fischio dell’arbitro, che interrompe il gioco per via del fallo in attacco di Ruggeri su Zarraga.
Al 14′ rischia tantissimo Kallon, che stende Lovric in scivolata nei pressi del centrocampo. Intervento inutile quello del numero 11, che colpisce il centrocampista dell’Udinese quando ormai aveva già scaricato il pallone. Il direttore, clemente, fa proseguire l’azione dei bianconeri per via del vantaggio ed al termine di quest’ultima non prende nessun provvedimento nei confronti dell’esterno della Salernitana.
Al 20′ Bijol porta in vantaggio i padroni di casa. Regolare la rete dell’1-0 siglata dal difensore sloveno, che raccoglie una respinta di Ruggieri e spedisce la sfera nell’angolo destro della porta difesa da Vincenzo Fiorillo. Passano cinque minuti ed arriva anche il pareggio granata. E’ Simy che sigla l’1-1, in posizione regolare, dopo aver controllato il pallone servitogli da Hrustic.
Il primo episodio da moviola della gara arriva al 41′, quando Payero sfrutta il controllo sbagliato di Velthuis all’interno dell’area di rigore per sottrargli il possesso della sfera. Il difensore granata, per cercare di recuperare l’errore fatto, pesta la caviglia dell’avversario che rimane dolorante sul terreno di gioco. Cosso, che inizialmente lascia proseguire il gioco, viene richiamato ad una “on field review” ed assegna giustamente il penalty ai padroni di casa, ammonendo il numero 4 della Bersagliera. Rigore che sarà poi trasformato da Lorenzo Lucca tre minuti più tardi.
Al 47′ c’è tempo anche per un check rapido da parte del direttore, sospettoso di un tocco illegale all’interno dell’area di rigore dell’Udinese. Dopo essersi accertato che non ci fosse nulla, Cosso decide di fischiare per due volte, spedendo le due formazioni negli spogliatoi.
Secondo Tempo
La ripresa inizia subito forte con il gol del 3-1 siglato da Ekkelenkamp al 47′. Regolare la posizione dell’olandese, che da due passi spinge il pallone all’interno della porta vuota. Corretta anche la posizione di Modesto, autore dell’assist, sul lancio di Zarraga che ha dato il via all’azione.
Al 53′ arriva anche la seconda ammonizione della gara, questa volta ai danni di Ruggeri, che per recuperare sul lancio sbagliato di Fiorillo stende Ekkelenkamp che lo aveva anticipato. Corretta anche in questo caso la decisione del direttore.
Per il primo cartellino in casa Udinese, invece, bisogna aspettare fino al 77′, quando Davis colpisce in modo molto duro Amatucci nei pressi del centrocampo. Il numero 9 bianconero, dopo aver controllato male la sfera, alza il piede centrando il centrocampista granata sulla tibia. Cosso, molto vicino all’azione, fischia subito e mostra il cartellino all’attaccante inglese.
Passano due minuti e la stessa sorte capita anche a Tello, che sgambetta Rui Modesto nella trequarti di campo dell’Udinese, evitando una possibile ripartenza del numero 77. Corretta anche in questo caso la decisione dell’arbitro di sanzionare il centrocampista granata.
All’ 82′ è sacrosanto il rigore assegnato alla Bersagliera per il contatto tra Ekkelenkamp e Giulio Maggiore. Il numero 32 bianconero, nel tentativo di arrivare per primo sulla sfera, colpisce con il ginocchio il retro della gamba del centrocampista di Martusciello. Cosso, sicurissimo, indica istantaneamente il dischetto. Nulla da segnalare, poi, sulla parta di Sava, che blocca il penalty di Torregrossa partendo regolarmente con il piede sulla linea di porta.
L’unico errore della partita del direttore di gara arriva all’89’, quando Davis, già ammonito in precedenza per un contatto molto simile, stende ancora una volta Amatucci, colpendolo con la gamba molto alta. Dovrebbe essere scontata in questo caso la seconda ammonizione ai danni dell’attaccante dei friulani, che, però, viene graziato dal fischietto calabrese e se la cava soltanto con un richiamo verbale. Passa un minuto e tra gli ammoniti compare anche Bijol, autore di un fallo nell’azione successiva.
Nell’ultimo dei sette minuti di recupero viene sanzionato anche Giulio Maggiore, che ferma illegalmente Zemura al limite dell’area di rigore granata con un intervento molto duro. L’arbitro, che inizialmente aveva optato soltanto per un cartellino giallo, viene richiamato al Var per cambiarne il colore. Giusta l’espulsione del numero 25 granata, che interviene con il piede a martello sulla caviglia dell’avversario.
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