La Salernitana porta a casa un pareggio fondamentale per salvaguardare la panchina di Castori e per cancellare lo 0 dalla casella punti. Lo fa al termine di una gara impegnativa per il signor Massimiliano Irrati di Pistoia. La voglia di giocarsela delle due squadre ha dato vita a numerosi battibecchi e falli. Difatti, sono cinque i calciatori ammoniti (nonostante il direttore di gara abbia dimostrato di preferire la via del dialogo a quella dei cartellini).
Prima frazione
Il primo richiamo arriva al 5’ quando Kalinic e Gagliolo si sbracciano a gioco fermo in area granata. L’attaccante, che sembra fra i due il più agitato, colpisce il difensore allargando il braccio, il difensore si tuffa a terra nel tentativo di “richiamare” l’attenzione di Irrati, che rimprovera entrambi. Dopo due giri di lancette arriva il vantaggio del Verona con Kalinic che è dietro la linea del pallone sull’assist di Caprari. Giusto convalidare la rete. Al minuto 14 il tiro di Simy viene respinto in area da Gunter. La punta della Salernitana chiede il calcio di rigore ma l’arbitro fa bene a non accontentarlo, in quanto il pallone carambola sul corpo del difensore e non sul braccio, peraltro in linea con il corpo. Al 36’ arriva il primo giallo del match: Kalinic sgambetta abbastanza ingenuamente Gondo; L’arbitro non può sorvolare e punisce giustamente l’attaccante scaligero. Quando mancano 5 minuti al termine del primo tempo, Simy insacca alle spalle di Montipò a gioco abbondantemente fermo. Il giudice di gara aveva fischiato un fallo di mano di Lassana Coulibaly, che era andato a proteggersi sul rilancio dell’avversario: decisione corretta, perché la palla carambola in zona Simy proprio grazie al rimpallo sul braccio del maliano. Poco dopo Irrati estrae un altro cartellino giallo nei confronti di un calciatore del Verona: Magnani trattiene vistosamente Gondo sotto gli occhi dell’arbitro e viene giustamente ammonito. Prima del duplice fischio la Salernitana ha il tempo di accorciare. La rete di Gondo viene confermata soltanto dopo un breve silent check del VAR per un presunto tocco di mano dell’ivoriano, che non avviene mai. Tutto regolare.
La ripresa
Kalinic e Gagliolo confermano il rapporto burrascoso ed entrano nuovamente in contatto al pronti-via del secondo tempo. Su calcio d’angolo per il Verona è ancora il croato a spingere l’avversario scaraventandolo a terra. Irrati è costretto ancora una volta al colloquio con entrambi, questa volta però li avvisa, dicendogli che non tollererà più reazioni di questo genere. Al 68’ Faraoni ferma di mestiere Ranieri col pallone che scivola sul fondo. Nonostante le proteste del terzino di casa, l’ultimo tocco del veronese non viene ravvisato dall’arbitro e che di conseguenza, inesplicabilmente, non assegna il corner. Intorno all’83’ Gagliolo stende Barak che lo aveva saltato di netto; il direttore di gara decide giustamente di ammonirlo. A quattro minuti dal termine della gara Bonazzoli va giù sulla trequarti dopo aver subito un colpo, giudicato regolare, da Dawidowicz. Era nettamente calcio di punizione, non visto da Irrati; sul prosieguo dell’azione Lassana Coulibaly interviene in scivolata su Simeone, forse anche infastidito dal mancato fischio di pochi secondi prima. In più il maliano va anche a protestare con l’arbitro che a questo punto non può far altro che ammonirlo. Allo scadere Dawidowicz arriva in nettissimo ritardo su Kastanos finendo inevitabilmente anche lui sul taccuino dei cattivi. Nota finale sul recupero: erano cinque i minuti concessi, Irrati li rispetta pedissequamente, nonostante il cambio del Verona in pieno recupero (Cetin per Lazovic) avrebbe potuto portare a qualche secondo di gioco in più.
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